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Ha vinto Trump. Ecco cosa accadrà sui mercati

11/9/2016

Il miliardario trionfa e batte Hillary Clinton: è il 45° presidente USA. La sua vittoria è sinonimo di incertezza, ma in molti sperano nel suo pragmatismo


Donald Trump (nella foto accanto alla moglie Melania) trionfa alle elezioni Usa 2016. Il miliardario sarà il 45° presidente degli Stati Uniti d'America: ha superato la soglia di 270 grandi elettori, necessaria per aggiudicarsi la corsa alla Casa Bianca. La grande sconfitta è Hillary Clinton. Il nuovo presidente è un outsider della politica intenzionato a far sentire la sua presenza per ribaltare lo status quo. La sua vittoria è quindi sinonimo di ulteriore incertezza sui mercati considerando la sua inesperienza politica e l'opacità su programma e obiettivi. 

L'onda lunga dell'elezione di Donald Trump è arrivata in mattinata in Europa con i future che sono crollati di circa il 4%. Lo spread tra Btp e Bund è risalito a 162 punti base dopo il voto per le presidenziali statunitensi, rivedendo i massimi dal referendum sulla Brexit di giugno. Il rendimento del decennale italiano nelle prime ore della giornata è salito all'1,72%, mentre i Treasuries a 10 anni hanno registrato un forte rialzo volando quasi al 2% ai massimi dallo scorso marzo. Le principali piazze finanziarie europee in mattinata hanno aperto in profondo rosso, ma durante la giornata hanno invertito la rotta dopo l'apertura di Wall Street che non è stata un tonfo come ci si aspettava che fosse. L'effetto "sorpresa" della vittoria del Tycoon è svanito, insomma, nella giornata con la Borsa americana che è riuscita a limitare le perdite e a passare addirittura in territorio positivo, dopo una nottata di forti cali dei future (anche del 5%). 

I crolli si sono registrati solo nelle piazze finanziarie asiatiche dove Tokyo ha perso il 5,36%, mentre hanno tenuto Shanghai e Shenzhen (-0,6%). Male Seul a -2,2%. Sui mercati valutari, il peso messicano è crollato dell’13% nei confronti del dollaro, il calo principale degli ultimi 19 anni (Trump ha promesso di costurire un muro al confine tra i due paesi e minaccia di far saltare il NAFTA, l'accordo nordamericano per il libero scambio). L'oro in mattinata ha continuato la sua corsa dopo l'esito del voto negli Stati Uniti, mentre l'euro è risalito sul dollaro a 1,125 e il metallo giallo a 1.318,47 dollari (+3,36%). 

“I cali in alcuni mercati a seguito della vittoria di Donald Trump sono comprensibili. Molti investitori avevano prezzato la vittoria di Hillary Clinton e non è ancora chiaro come sarà la presidenza Trump, sappiamo che i mercati odiano l’incertezza. La vittoria di Trump è un altro esempio di voto contro lo status quo” afferma Martin Gilbert, ceo di Aberdeen AM. Che però è ottimista. "Spesso la scelta migliore è non andare nel panico, aspettare e vedere come evolvono le cose. I mercati si stabilizzeranno col tempo, Trump non diventerà presidente fino a gennaio e, fino ad allora, sarà più chiaro cosa dovremo aspettarci dalla sua presidenza. Il suo discorso dopo la vittoria è stato inclusivo ed è sperabile aiuti ad allentare alcune paure degli investitori".

CHE GIORNATA...

SELL-OFF MATTUTINO




EFFETTO TRUMP SVANITO NEI PAESI SVILUPPATI NEL POMERIGGIO



Finché non si farà chiarezza sulle politiche di Trump, le sue dichiarazioni su commercio, immigrazione e cooperazione internazionale avranno impatti sulla crescita dell’economia americana e globale, anche se molti osservatori sperano nel suo pragmatismo, nella sua capacità di adattamento e in generale nella sua scarsa fede politica. “C’è la possibilità che possa permettere ai veterani politici in Congresso di approvare un programma repubblicano piuttosto classico” spiega Stefan Kreuzkamp, capo investimenti di Deutsche Asset Management che invita gli investitori a tenere i nervi ben saldi: “Non dimentichiamo che la chiave costante della campagna elettorale di Trump è stata quella di sorprendere continuamente il pubblico. È del tutto possibile che, dopo la sua elezione, egli possa infatti sorprendere i mercati in modo positivo". 

Chiaramente, fanno notare altri osservatori, ci sono forti analogie con la Brexit di fine giugno. "Stiamo assistendo a una espansione del disincanto nelle democrazie occidentali e di avversione nei confronti delle attuali politiche. I partiti anti-establishment in Europa non devono essere sottostimati in vista delle elezioni in Francia e Germania nel 2017. Sviluppi sociali e politici che sono catturati imperfettamente dagli istituti di sondaggio” sottolineano gli esperti della casa elvetica Vontobel Asset Management.

E per molti esperti questo fenomeno non si fermerà qui. "Abbiamo il referendum in Italia il prossimo mese e ci sono molte altre tornate elettorali in Europa per tutto il 2017. Marine Le Pen potrebbe essere eletta Presidente in Francia Ho visto una statistica stamattina relativa ai Paesi del G7: il 65% dei genitori in questi Paesi crede che i propri figli staranno peggio di loro. Avendo visto i cambiamenti elettorali nel Regno Unito con la Brexit e ora negli Stati Uniti, i partiti al governo in questi Paesi potrebbero reagire promettendo importanti stimoli fiscali” avverte Jim Leaviss, head of retail fixed interest in M&G Investments.

 



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