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Cybersecurity, rischi e benefici della tecnologia

11/29/2019 | Redazione Advisor

Gli esperti di Franklin Templeton analizzano la crisi del settore che rappresenta un fattore di grande inquietudine nell’era moderna


Jonathan Curtis, research analyst di Franklin Equity Group e James Cross, research analyst di Franklin Equity Group, analizzano la crisi della cybersecurity che rappresenta un fattore di grande inquietudine nell’era moderna.

“Il compito dei consulenti per la sicurezza – argomentano gli esperti - è testare le difese informatiche di un’azienda. Nel farlo, scoprono spesso che l’anello più debole nei nostri computer non è il software ma siamo noi. Gli hacker hanno familiarità con l’ingegneria sociale, ossia con l’idea che si possa entrare in un sistema manipolando le persone piuttosto che il codice. Chiedete a qualsiasi esperto di sicurezza informatica: è difficile convincere le persone a comportarsi in un modo particolare. Per evitare ai dipendenti di entrare in spiacevoli statistiche, le aziende hanno iniziato a sensibilizzarli a una maggior consapevolezza e a un maggior rispetto dei protocolli, oltre a catalogare, monitorare e ‘testare la penetrazione’ di tutte le loro tecnologie. Utilizzando sofisticati strumenti di protezione delle informazioni e di gestione degli eventi, hanno iniziato ad automatizzare i loro sistemi aziendali di protezione informatica proprio come i criminali informatici hanno automatizzato i loro attacchi”.

Avviandoci verso le elezioni presidenziali statunitensi del 2020, “ci aspettiamo controlli molto più stringenti sugli interventi effettuati dalle agenzie governative statunitensi per migliorare le loro misure di sicurezza informatica. Riteniamo che gli attori storici nel settore della cybersecurity, fra cui le agenzie di difesa, potrebbero essere pronte a beneficiare di tale iniziativa, come pure il settore privato. A nostro avviso questo sforzo porterà a sviluppare una tecnologia di sicurezza informatica di ‘livello militare’ che potrebbe finire per diventare lo standard nel settore privato”.

“Riteniamo probabile – concludono gli analisti - che questa tecnologia favorisca settori come quello finanziario e dei servizi di pubblica utilità, tendenzialmente più vulnerabili ai cyberattacchi rispetto ad altri. I progressi tecnologici hanno riguardato tutto un ampio ventaglio di settori e, verosimilmente, non si interromperanno presto”.

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