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Outlook 2020, Emergenti: focus su Russia e Indonesia

12/5/2019 | Redazione Advisor

Chia-Liang Lian di Western Asset (affiliata Legg Mason): “Secondo il FMI, la crescita di quest’area toccherà il 4,6% nel 2020, ovvero il valore più alto degli ultimi tre anni”


Chia-Liang Lian, head of emerging markets debt di Western Asset (affiliata Legg Mason), concentra la sua analisi sulle prospettive dei mercati emergenti. In particolare, secondo il gestore, nel 2020 si allargherà il differenziale di crescita tra paesi emergenti e sviluppati. È necessario però non perdere di vista alcune tematiche macro quali le sovraperformance degli USA e gli sviluppi della guerra commerciale.

“La notizia incoraggiante – argomenta l’esperto - è che il differenziale di crescita tra mercati emergenti e mercati sviluppati è destinato ad allargarsi nuovamente a partire dal 2020. In tempi recenti, un grosso ostacolo per i mercati emergenti è stata la sovraperformance degli Stati Uniti. Secondo le ultime stime del FMI, la crescita dei mercati emergenti è pronta ad accelerare e a toccare il 4,6% nel 2020, ovvero il valore più alto degli ultimi tre anni. Ad eccezione della Cina, si prevede che la maggior parte delle economie emergenti avrà un rimbalzo, grazie all'aggressiva politica di allentamento da parte delle loro banche centrali e alla potenziale riduzione delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Da segnalare anche l'abbattimento del rischio di inflazione in tutti i paesi emergenti. In effetti, dal punto di vista della valutazione, i rendimenti reali in questi paesi rimangono convincenti, con una media che attualmente si aggira sui 170 punti base in più rispetto a quelli dei mercati sviluppati".

“Le nostre convinzioni sui mercati emergenti – prosegue - si concentrano su alcuni paesi specifici con fondamentali e istituzioni solide, in cui le riforme strutturali e la flessibilità della politica monetaria dovrebbero aprire la strada a un rimbalzo della crescita. La nostra focus list si concentra su paesi di alta qualità tra cui Indonesia e Russia, oltre ad alcuni emittenti selezionati nell’area del Golfo. Nelle strategie crossover, il credito dei mercati emergenti è attraente in ottica di diversificazione rispetto alle valutazioni ‘quasi risk-free’ degli emittenti dei paesi sviluppati”.

Ciò detto, “le incertezze macro globali possono mettere pressione sulla crescita dei mercati emergenti, soprattutto se le tensioni commerciali dovessero riacuirsi. Per quanto riguarda l’economia USA, una nuova sovraperformance rispetto ai mercati emergenti, come quella di quest’anno, potrebbe indurre la FED ad una politica più restrittiva e danneggerebbe i mercati emergenti”.

“Specularmente – conclude Chia-Liang Lian - uno scenario di hard-landing della Cina, nonostante sia da considerarsi un evento poco probabile, potrebbe comunque portare a un riprezzamento del premio di rischio dei mercati emergenti. Inoltre, necessitano di uno stretto monitoraggio anche i rischi derivanti dall'escalation dei disordini sociali e delle questioni geopolitiche”.

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