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Reddito fisso, due elementi di attenzione

6/11/2020 | Redazione Advisor

Politiche delle banche centrali e sperimentazione di un vaccino sono gli elementi principali da tenere d’occhio. Il commento di Capital Group


Sono due i fattori principali che secondo Capital Group sono da tenere d’occhio nei prossimi mesi per chi investe nel comparto obbligazionario: la politica delle banche centrali e l’eventuale scoperta di un vaccino.

 

“L’intervento delle banche centrali è stato senza precedenti e comporta conseguenze notevoli per gli investitori” spiega Jeremy Cunningham, fixed income investment director della società di gestione. “Nel periodo compreso tra l'inizio e la fine di marzo le banche centrali sono state interessate da livelli di attività senza precedenti, lavorando al fianco dei decisori politici. La crescita dell’offerta di liquidità M2 è aumentata del 16% tra febbraio e maggio 2020, livelli ben superiori - sia in termini di quantità che di rapidità - rispetto alla crisi del 2008. La medesima misura di iniezione di liquidità era cresciuta solo del 7% tra agosto 2008 e marzo 2009”.

 

Secondo lo strategist la pandemia può produrre diversi scenari per gli investitori obbligazionari. “Da un lato, un eventuale vaccino e il sostegno delle banche e del governo potrebbero far scendere i tassi di insolvenza. Dall'altro, fattori negativi come un più elevato livello di debito dei governi, le banche centrali che non intraprendono ulteriori azioni e l'assenza di un vaccino, potrebbero far aumentare i tassi di insolvenza. L'attrattiva dei titoli high yield dipende da questi scenari. Per il momento, i mercati stanno prezzando un tasso di default annuale del 6-7%, ma la durata della crisi sarà molto importante”.

 

“La Fed ha stabilizzato i prezzi degli asset di rischio, le stime legate al virus suggeriscono tuttavia che con buone probabilità la disoccupazione USA rimarrà superiore al 10% per il prossimo anno, e senza un vaccino la ripresa richiederà molto più tempo. Per gli investitori high yield è quindi importante bilanciare ottimismo e pessimismo per trarre vantaggio da entrambi gli scenari” prosegue Cunningham.

 

Un tema che diventerà dominante negli anni a venire è quello dei cosiddetti “fallen angels”, ovvero le obbligazioni investment grade che sono scesi allo status high yield,. “Quest'anno e il prossimo” sottolinea ancora lo strategist, “il rating di circa 500 miliardi di dollari di obbligazioni investment grade potrebbe essere declassato ad high yield, vista la maggior aggressività delle agenzie di rating rispetto alle crisi precedenti. Consideriamo gli angeli caduti più come un'opportunità che un rischio. Nel corso del tempo, questi titoli tendono a sovraperformare l'indice complessivo high yield. Molte società che operano in settori come l'energia, l'auto, l'industria, i materiali e i consumi ciclici sono buoni candidati per tornare all’investment grade entro i prossimi cinque anni” conclude Cunningham.

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