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1/11/2021 | Redazione Advisor
“Il mercato è vulnerabile a correzioni e a momenti di consolidamento nel breve periodo, ma in un'ottica di medio-lungo termine le azioni hanno un appeal superiore alle obbligazioni. Inoltre, a fronte di valutazioni elevate in alcuni settori e mercati, permangono aree geografiche e comparti che trattano a prezzi ragionevoli. Purtroppo nel 2021 ci sarà tanta volatilità anche per la sospensione delle misure di sostegno all'economia. Quindi suggeriamo diversificazione, posizionamento su un orizzonte temporale più lungo e investimenti nell'economia reale”. Pietro Giuliani, presidente di Azimut Holding, con un’intervista a MF-Milano Finanza, presenta la sua ricetta per gli investimenti nel 2021.
E sull’eccessiva liquidità in portafoglio detenuta dai risparmiatori italiani dice: “Tenere liquidità sul conto corrente non è mai una buona cosa. Penso che si possano tenere liquidi i soldi per un fabbisogno di 6-12 mesi, tutto il resto va investito. Se il 30% dei 1.800 miliardi che oggi stanno sui conti correnti fossero investiti in prodotti illiquidi, come private equity e private debt, che negli ultimi decenni hanno dimostrato di rendere circa l'8%, riusciremmo a ottenere un rendimento del 2,4% l'anno mantenendo il 70% di liquidità disponibile”.
Su questo fronte in Italia l'industria del risparmio è in ritardo? “Sull'economia reale non si può improvvisare. Noi ci lavoriamo da oltre cinque anni, abbiamo una struttura dedicata, siamo presenti anche negli Stati Uniti e stiamo per espanderci nei mercati emergenti per evitare concentrazione del rischio. In Italia l economia reale significa piccole e medie imprese: mediamente il ritorno su questa asset class a 5, 7 e 10 anni è dell'8% circa. La nostra sfida è avvicinare i risparmiatori a questa strategia”.
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