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Mercati verso un significativo rimbalzo

4/6/2021 | Redazione Advisor

Calef (Notz Stucki): “Per quanto riguarda il comparto obbligazionario preferiamo mantenerci protetti con posizioni a bassa duration"


Nonostante l’arrivo dei vaccini e le conferme dell’efficacia per contrastare il virus, la pandemia continua ad imperversare ed il motore economico deve ancora dare prova di una concreta ripartenza. Tuttavia, come spiega Giacomo Calef, country manager di Notz Stucki, “le prospettive sembrano positive e vi sono alcuni elementi che lasciano presagire la possibilità di un significativo rimbalzo”.

Il gestore valuta come si sono comportate le varie classi d’investimento nel primo trimestre, con un focus su obbligazionario e azionario.

Obbligazionario. “I principali indici obbligazionari – spiega l’economista - hanno registrato performance negative nel primo trimestre, a fronte in particolar modo di un brusco rialzo dei rendimenti sui Titoli di Stato USA, che hanno chiuso il peggior trimestre dal 1980. Il treasury con scadenza a 10 anni ora presenta un rendimento vicino all’1,7% (a inizio anno era 0,9%), con attese, secondo alcuni analisti, per ulteriori rialzi oltre il 2%. Infatti, ora gli Investitori temono che le pressioni inflazionistiche ed un potenziale surriscaldamento dell’economia possano spingere la FED ad aumentare i tassi di policy anche prima del previsto. Le aspettative di tale surriscaldamento, inoltre, potrebbero essere incentivate anche dal nuovo maxi piano da 2.250 miliardi di dollari (USD) del Presidente Biden, che richiederebbe un aumento significativo di acquisti in materie prime per ricostruire e modernizzare le infrastrutture. Per quanto riguarda il comparto obbligazionario preferiamo mantenerci protetti con posizioni a bassa duration e con rendimento possibilmente positivo, in modo da ridurre il rischio di perdite in conto capitale derivanti da ulteriori rialzi dei tassi sulle scadenze più lunghe”.

Azionario. “I principali indici azionari – prosegue l’economista - stanno registrando complessivamente delle performance positive, grazie alle aspettative di una moderata ripresa post-Covid e al supporto dato dall’ingente liquidità in circolazione. Solo i listini cinesi hanno ritracciato (il CSI 300 registra -5,4% al 24/03), a fronte di una ‘correzione salutare’ del target di crescita annunciato per il 2021 (sopra al 6% contro aspettative di un rialzo del PIL superiore all’8%), con maggiori focus su investimenti strutturali di lungo periodo. Tuttavia, data l’alta dispersione sui mercati, in quest’area preferiamo investire selezionando strategie Long/Short. Per quanto riguarda USA ed Europa, infine, le performance sono positive (S&P 500 $ +3,5% ed MSCI Europe € +6,2% al 24/03), anche se riteniamo opportuno segnalare l’overperformance del Vecchio Continente: le componenti dei relativi indici azionari rispecchiano uno spaccato settoriale più esposto ad aziende cicliche e value, che stanno beneficiando della rotazione dai titoli ‘stay-at-home’ a quelli ‘back-to-normal’”.

“Per quanto riguarda il comparto azionario noi preferiamo, in ogni caso, avere una visione dell’asset allocation più su trend e temi di investimento piuttosto che sulla geografia, mantenendo un mix ottimale tra settori ciclici e difensivi, nonché tra titoli value e growth”, conclude Calef.

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