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Azionario, ancora spazio per i titoli ciclici

7/19/2021 | Redazione Advisor

La fase di riapertura dell’economia non è ancora finita e c’è ancora potenziale per i titoli energetici e finanziari. A livello geografico bene Europa e Giappone. L’analisi di Natixis IM


Sui mercati azionari la rotazione ciclica non è ancora finita, e in termini settoriali c’è ancora spazio di crescita per il comparto energetico e finanziario, mentre dal punto di vista geografico Europa e Giappone sono le aree da privilegiare. E’ la view di Esty Dwek, head of global market strategy, Natixis Investment Managers Solution.

 

“I mercati azionari continuano a macinare nuovi massimi sostenuti dalle large cap growth e dalla prospettiva di una continua espansione fiscale negli Stati Uniti. Nel frattempo, anche se la rotazione ciclica sta vivendo una battuta d’arresto, crediamo abbia ancora spazio dinanzi a sè in quanto la fase di riapertura non si è ancora dispiegata in maniera completa” spiega Dwek. “Ed è per questo motivo che riconosciamo ancora potenziale ai segmenti legati all'energia ed ai titoli finanziari, nonché ad Europa e Giappone dal punto di vista geografico”.

 

Per quanto riguarda il segmento del reddito fisso, “Il rendimento del decennale statunitense continua a ridursi attestandosi a livelli decisamente inferiori a quelli di qualche mese fa, movimento questo che ha sostenuto la performance del growth rispetto ai ciclici nel corso delle ultime settimane” prosegue Dwek. “Inoltre, dopo il picco di maggio, i breakeven continuano a scendere, facendo intendere un affievolimento dei timori legati all’inflazione nella fase attuale. Inoltre, i rendimenti sovrani core dell'Eurozona hanno subito una flessione anche sulla scia dell’intervento di Christine Lagarde che ha evidenziato il rischio di varianti ed i potenziali effetti sulla ripresa. Tuttavia, anche se la gran parte del movimento è probabilmente alle nostre spalle, preferiamo ancora sottopesare i titoli sovrani”.

 

Esty Dwek osserva ancora che il credito continua a mostrare la propria resistenza, il che è un segno positivo per i mercati azionari, poiché l'allargamento degli spread tende ad anticipare fasi di stress sul mercato azionario stesso. “In questo contesto, preferiamo il debito societario rispetto al debito sovrano, anche perché il carry è più interessante. All'interno dell’universo del credito, abbiamo una preferenza per l'high yield su base selettiva, anche se rimaniamo costruttivi sul segmento investment grade”.

 

E conclude: “Nel complesso, le nostre prospettive a medio termine rimangono sostenute da una forte crescita e dai fondamentali: campagne di vaccinazione, stimolo fiscale, sostegno monetario ed utili molto solidi. Tuttavia, la seconda metà dell’anno potrebbe rivelare una traiettoria più accidentata in quanto questi elementi di supporto potrebbero iniziare a venir meno”.

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