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Carbone, soldi, auto e alberi. Le priorità della COP26

11/8/2021 | Daniele Riosa

Thomas Hohne-Sparborth di Lombard Odier, sottolinea che “i leader mondiali e 30 istituzioni finanziarie, tra cui la nostra, hanno firmato impegni per garantire l'arresto della deforestazione”


All'inizio della COP26, lo slogan di Boris Johnson era "carbone, denaro, automobili e alberi". A che punto siamo con queste quattro priorità? Thomas Hohne-Sparborth, head of sustainability research di Lombard Odier, spiega che “l'abbandono del carbone è forse considerato il passo politico più vitale e più urgente necessario per mantenere in vista l'obiettivo di limitare il riscaldamento a non più di 1,5°C”.

Come ricorda il gestore “più di 40 Paesi si sono impegnati a eliminare gradualmente il carbone entro il 2030 e il 2040. Ma gli assenti sono forse altrettanto sorprendenti quanto i firmatari, con Stati Uniti, Cina, India e Australia che non hanno ancora siglato l'impegno. Ma, con il costo delle rinnovabili in calo, la semplice economia può superare l'impatto della politica, con una rapida successione di fallimenti di impianti a carbone anche durante l'ultima amministrazione statunitense”.

Per quanto riguarda il denaro, “COP26 è stato spesso annunciato come il ‘COP della finanza’. La nuova Glasgow Financial Alliance to Net Zero riunisce proprietari e gestori di beni con un patrimonio di 130 trilioni di dollari (anche se questo includerebbe qualche doppio conteggio). Mentre solo una piccola parte di questo sarebbe dedicata a soluzioni verdi, nello specifico, la transizione verso un'economia a zero richiede non solo investimenti in tecnologie a basse emissioni di carbonio, ma anche il riallineamento su larga scala dell'economia in generale e, per estensione, dei portafogli di investimento, ed è qui che l'alleanza GFANZ può avere un impatto enorme”.

Per quanto riguarda gli alberi, “il cambiamento climatico è guidato non solo dalle emissioni legate all'energia, ma anche da quelle generate dai cambiamenti nell'uso della terra, comprese quelle legate alla deforestazione. La cessazione della deforestazione e l'investimento nella riforestazione hanno ottenuto uno slancio crescente grazie al riconoscimento non solo del costo relativamente basso di questo intervento, ma anche dei benefici associati all'ambiente in generale, alla biodiversità e alle comunità che dipendono da esso. I leader mondiali e 30 istituzioni finanziarie, tra cui Lombard Odier, hanno firmato impegni per garantire l'arresto della deforestazione, così come il sostegno finanziario per aree specifiche, come il bacino del Congo”.

Per quanto riguarda le auto? “La cosa più sorprendente - risponde il manager - è stata forse la predominanza di veicoli elettrici usati a Glasgow e dintorni dai partecipanti motivati a dare il giusto tono. Il costo relativo dei veicoli elettrici è già aumentato rapidamente, ma una nuova Breakthrough Agenda sta cercando di portare ulteriormente avanti il punto di svolta in cui i veicoli elettrici e altre tecnologie verdi sostituiscono le alternative esistenti”.

“Le prime cinque scoperte mirate - conclude Hohne-Sparborth - includono elettricità pulita, veicoli elettrici, acciaio verde, idrogeno e agricoltura sostenibile, fornendo un assaggio delle tecnologie che caratterizzeranno l'economia Net Zero”.

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