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Fondi sull’azionario europeo, la domanda resta robusta

1/10/2022

Tuttavia la variante Omicron e l'aumento dell'inflazione potrebbero essere fattori di rischio per gli investitori. L'analisi di Cerulli Associates


La ripresa della domanda di fondi sull’azionario europeo nel breve termine non sembra destinata a rallentare, almeno secondo l'ultimo report “The Cerulli Edge - European Monthly Product Trends” pubblicato da Cerulli Associates. La ricerca rileva che gli investitori ritengono che ci sia ancora valore nelle azioni europee rispetto ad altre regioni, anche se i rischi legati alla nuova variante Omicron, riguardo alle potenziali contromisure contro l'aumento dell'inflazione e altre questioni macroeconomiche e geopolitiche destano qualche preoccupazione.

 

Secondo i dati di Morningstar, i fondi azionari focalizzati sull’Europa, lungo lo spettro delle grandi, delle medie e delle piccole capitalizzazioni, hanno visto un aumento del 21,9% degli asset in gestione nei primi 10 mesi del 2021, contro un modesto aumento dell'11,8% nei due anni precedenti.

 

"Gli investitori continueranno a considerare qualsiasi disparità tra le aree geografiche come un'opportunità di valore, fino a quando tali fattori non si normalizzeranno nel tempo", afferma Fabrizio Zumbo, associate director of European asset and wealth management research presso Cerulli.

 

I fondi azionari europei, tuttavia, sono ancora in ritardo rispetto ai prodotti a orientamento globale, osserva Zumbo, aggiungendo che i portafogli vengono costruiti sempre più con un'esposizione core beta rappresentata dall’asset class azionaria globale, alla quale vengono abbinati altri prodotti, che includono un insieme di classi di attività tradizionali, temi ambientali, sociali e di governance (ESG), e asset reali, combinati per generare rendimenti superiori o coprire il rischio.

 

L’analisi di Cerulli sul mercato degli ETF indica una domanda modesta di equity europeo nei prossimi anni. Secondo la società di consulenza, gli emittenti di ETF prevedono infatti che la strategia geografica più richiesta nei prossimi 12-24 mesi in tutti i principali mercati europei sarà l’azionario globale. Per fare un esempio, in Germania il 34,3% dei gestori lo ritiene il segmento più interessante per gli investitori domestici.

 

Cerulli ritiene che le strategie sull’azionario europeo saranno al centro degli obiettivi di vendita degli asset manager in tutta Europa.

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