Tempo di lettura: 2min

Una strada irta di ostacoli per i mercati emergenti

4/15/2022

Guerra, inflazione, inasprimento delle condizioni di finanziamento, incertezza sulla crescita cinese destano preoccupazione sulla performance degli emerging. Le previsioni di S&P Global Ratings


Il conflitto tra Russia e Ucraina, le persistenti pressioni inflazionistiche, le condizioni di finanziamento più rigide del previsto, e non ultimo la traiettoria di crescita incerta della Cina, stanno destando preoccupazione riguardo al futuro andamento economico dei mercati emergenti. E’ in sintesi la view di S&P Global Ratings, contenuta nel report di aprile sugli emerging, dal titolo “Emerging Markets Monthly Highlights: A Road Full Of Hazard”.

 

L’agenzia ha quindi ridotto le previsioni di crescita del PIL dei mercati emergenti al +4% per il 2022 e al +4.3% per il 2024 (dal 4,8% e 4,4% rispettivamente). Al di là dello shock sull’economia russa, la maggior parte della revisione al ribasso di tali stime riguarda l’area EM EMEA, mentre l’impatto sulla crescita è più contenuto altrove.

 

Il report evidenzia che l’inflazione è cresciuta in tutti gli emerging markets, soprattutto in quelli dell’area EMEA. Gli shock dell’offerta dovuti all’aumento delle materie prime e dei costi logistici stanno esacerbando le pressioni inflazionistiche in atto. S&P prevede che l'inflazione media dei prezzi al consumo nei mercati emergenti per il 2022 sia superiore di 1,2 punti percentuali rispetto alle previsioni diffuse a novembre. Di conseguenza, S&P ha aumentato ampiamente le ipotesi sui tassi d'interesse ufficiali per il 2022 e oltre.

 

La politica "Zero-Covid" pesa sulla crescita della Cina. I casi di Covid-19 sono saliti ai massimi storici, costringendo il governo a imporre severi lockdown, come nel caso di Shanghai. Questo mette le catene di approvvigionamento sotto ulteriore tensione, dato che Shanghai è il più grande porto della Cina e del mondo. Attualmente, le chiusure sono limitate ad alcune regioni, ma il rischio di ulteriori restrizioni e di conseguenti interruzioni delle supply chain in altre parti del paese persiste.

 

La vulnerabilità agli sviluppi in corso varia da un paese all'altro, e alcuni sono più resilienti di altri. Per esempio, gli esportatori di materie prime in America Latina, così come il Sudafrica, hanno sperimentato significativi afflussi di capitale dall'inizio del conflitto. Tuttavia, secondo S&P il drastico aumento delle pressioni inflazionistiche globali, così come il rallentamento della crescita globale, quest’anno penalizzeranno tutto l’universo emergente.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?