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Investimenti tematici, brilleranno i fondi passivi

6/6/2023

E tra i temi più richiesti nei prossimi 12-24 mesi secondo Cerulli Associates ci saranno la tecnologia delle batterie, i cambiamenti climatici e la biodiversità


Nonostante un 2022 difficile e malgrado l’elevata volatilità, il mercato europeo dei fondi tematici presenta interessanti opportunità per asset manager ed emittenti di ETF, in particolare nell’ambito degli strumenti passivi. È quanto emerge dall’ultima edizione di “The Cerulli Edge – Global Edition” curata da Cerulli Associates.

 

L'analisi di Cerulli sul patrimonio gestito e sui nuovi flussi netti dei fondi tematici europei suggerisce che nel primo trimestre del 2023 si è registrata una modesta ripresa, dopo il forte calo dello scorso anno, e le aspettative di crescita per tali prodotti rimangono positive per il prossimi 12-24 mesi.

"I provider di fondi tematici dovrebbero costruire solide partnership con esperti del settore per garantire la longevità del prodotto", commenta Fabrizio Zumbo, direttore della divisione European asset and wealth management research di Cerulli. "I gestori potrebbero trovare nuove opportunità potenziando le loro partnership di distribuzione con grandi operatori locali in tutta Europa per migliorare la loro portata".

 

Cerulli ricorda che i prodotti tematici sono stati uno dei segmenti in più rapida crescita dell'industria del risparmio gestito in Europa negli ultimi cinque anni. Secondo i dati di Morningstar, gli asset dei fondi comuni e degli ETF tematici hanno raggiunto 409,4 miliardi di euro (438,4 miliardi di dollari) alla fine del 2021, in crescita rispetto ai 91,3 miliardi di euro del 2018.Tuttavia, nel 2022, il quadro è stato nettamente diverso rispetto agli anni precedenti: a fine anno, il patrimonio gestito dei fondi tematici attivi e passivi domiciliati in Europa era calato del 23,7% su base annua, passando da 409,4 miliardi di euro nel 2021 a 312,3 miliardi di euro.

 

La volatilità del mercato ha influenzato le aspettative di crescita degli asset manager, ma si prevede che l'appetito dei distributori e dei consulenti finanziari per i fondi tematici continuerà. Secondo la ricerca di Cerulli, solo l'8% dei gestori patrimoniali prevede una rapida crescita (superiore al 10%) delle attività dei fondi comuni tematici attivi, mentre sono più positivi quando si tratta di fondi indicizzati tematici: il 39% prevede una rapida crescita degli asset nei prossimi 12-24 mesi e il 21% prevede che gli ETF tematici registreranno una crescita simile. Solo il 5% ritiene che non ci sarà alcuna crescita degli asset tra i fondi tematici attivi e passivi.

 

La tecnologia delle batterie, i cambiamenti climatici e la biodiversità dovrebbero essere i temi più richiesti nei prossimi 12-24 mesi. Quasi il 50% dei gestori prevede una crescente domanda di fondi tematici da parte di gestori patrimoniali indipendenti e consulenti finanziari. Il 51% degli intervistati prevede un aumento della domanda di fondi tematici da parte di gestori patrimoniali indipendenti e il 50% prevede un aumento della domanda da parte di consulenti finanziari indipendenti.

 

Tuttavia, Cerulli evidenzia che esistono alcune differenze nelle aspettative a livello di paese. Ad esempio, i gestori patrimoniali del Regno Unito prevedono una rapida crescita delle attività dei prodotti tematici passivi. In Svizzera, due terzi degli intervistati si aspettano una crescita del patrimonio rapida o moderata (dal 6% al 10%) per i fondi indicizzati tematici. Per quanto riguarda l’Italia le prospettive per i fondi tematici sono positive con la maggior parte dei gestori che prevede una crescita rapida o moderata sia per i fondi attivi che per quelli passivi.

 

"La nostra ricerca mostra che la domanda di prodotti ESG è destinata a rimanere e che i prodotti tematici sostenibili, che si trovano all'intersezione tra ESG e investimenti tematici, continueranno a godere di un buon livello di domanda da parte dei clienti retail in diversi mercati europei nei prossimi 12-24 mesi", aggiunge Zumbo, il quale conclude evidenziando che il livello più basso di asset e strumenti nel settore dei fondi indicizzati potrebbe indurre un maggiore sforzo di sviluppo dei prodotti, portando a una crescita degli asset in questo spazio.

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