Conway (Schroders): "In corso una giapponesizzazione?"
Bassa crescita, rischio deflazione e rendimenti obbligazionari ai minimi, per anni tratto distintivo dell'economia nipponica, accomunano oggi, seppur con fondamentali e prospettive differenti, eurozona, Cina e Stati Uniti. Il pericolo maggiore, sottolinea Allan Conway, head of emerging market equities di Schroders, nella sua analisi su questo "malessere giaponese" è certamente rappresentato dalla minaccia deflazionistica.
L'economia più al riparo - afferma Conway - sembra essere quella statunitense, in cui "il mercato del lavoro è flessibile e le banche sono efficienti. Se il pericolo deflazione dovesse intensificarsi - prosegue - il governo potrebbe prendere in considerazione misure fiscali." Più complicata la situazione della Cina in cui l'eccessiva capacità produttiva di alcuni settori industriali spinge i prezzi verso il basso. Un problema che richiederebbe una politica monetaria più accomodante con annesso rischio di indebolimento valutario, particolarmente sgradito a Pechino. La valutazione dell'eurozona del head of emerging market equities di Schroders fa notare, invece, la non omogeneità delle soluzioni adottate, con l'Italia, in particolare, alle prese con vincoli fiscali troppo stringenti e con la pressione sul sistema bancario.