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8/10/2016 | Davide Mosca
Dopo il difficile inizio d'anno sembra iniziare a tornare il sereno sulle economie emergenti grazie a favorevoli cambiamenti nel quadro macroeconomico. Una ripresa stabile e duratura dipenderà principalmente dall'adesione di misure concrete per migliorare la profittabilità delle imprese e, seguendo tale assunto, è possibile ricercare le migliori opportunità fra quelle realtà più avanti in questo processo di sviluppo della governance. Un approccio value selettivo, dunque, come sostiene Matthew Vaight, gestore dell’M&G Asian e dell’M&G Global Emerging Markets.
"Oggi - afferma Vaight - c’è una grande dispersione tra le valutazioni nell’universo dei mercati emergenti. Alcuni mercati, come India e Indonesia, sono cari, al contrario di Taiwan - prosegue - uno dei pochi mercati al mondo dove le società hanno mantenuto buoni profitti, cosa che però non è stata sufficientemente riconosciuta, tanto che le loro valutazioni sono diminuite."
In termini di settori la preferenza va ai ciclici piuttosto che ai difensivi. Information Technology, industria e finianziari, meglio assicurativi che bancari per evitare il rischio credito, sono preferiti dal gestore di M&G Investments rispetto a healthcare e consumer, solidi ma ben più costosi.
La valutazione complessiva sul futuro degli emergenti è ottimistica perché, nonostante la ripresa, le valutazioni rimangono cheap in termini assoluti. "Crediamo che la profittabilità sia ciò che guida i prezzi delle azioni nel lungo termine - conclude Vaight - per cui dobbiamo vedere il management delle società e i politici locali usare questo periodo di stabilità per abbracciare riforme che porteranno a una migliore performance operativa delle aziende. Già stiamo vedendo alcuni segnali che la spesa delle aziende sta diminuendo, ma abbiamo bisogno che le società continuino a migliorare la loro disciplina di capitale e i livelli di profittabilità."
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