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3/4/2019
La MiFID II sbarca negli Stati Uniti. Il dibattito sulla trasparenza dei costi arriva sul tavolo dell SEC (la Consob americana) che, secondo quanto riferito da FTfm, ha ricevuto pressioni da parte di grandi gruppi del risparmio gestito per seguire le orme dell’Unione Europea in tema di costi di ricerca. In particolare Invesco, Wellington Management a Dodge & Cox, che gestiscono complessivamente più di 2,2 trilioni di dollari, hanno chiesto alla SEC di rivedere la regolamentazione americana che oggi prevede che gli asset manager, per chiedere separatamente un costo per l’attività di ricerca alle proprie controparti, debbano iscriversi al registro degli “investment advisers” addossandosi, quindi, ulteriori obblighi di compliance.
Da qui l’invito a valutare l’ipotesi di seguire le orme della MiFID II che permetterebbe agli asset manager globali di replicare a livello mondiale un unico modello operativo. Le tre società citate dal FTfm non hanno rilasciato commenti al settimanale che ha segnalato che l’incontro con la SEC è stato organizzato da TRowe Price, che gestisce a livello globale oltre 991 miliardi e che si è impegnata ad assorbire i costi di ricerca a livello mondiale, così come hanno già fatto altre società che, per questo, preferirebbero non doversi scontrare con altri ostacoli normativi e veder replicato il modello MiFID II anche negli Stati Uniti.
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