PIR, la raccolta da inizio anno sprofonda a meno 545 milioni

Per trovare un dato più negativo di questo nello stesso arco temporale, bisogna tornare indietro al 2019. A novembre 2022, dalle casse dei gestori, sono usciti poco meno di 102 milioni
02/01/2023 | Redazione Advisor

La discesa dei PIR continua anche nel mese di novembre. Secondo quanto è stato anticipato dall'Osservatorio PIR del Sole 24 Ore, dalle casse dei gestori di Piani individuali di risparmio sono usciti poco meno di 102 milioni. Quest'ultimo saldo pesa molto sull'andamento del settore intanto perché mostra un peggioramento rispetto ai 92 milioni defluiti a ottobre e poi perché si aggiunge alla lunga serie di dati negativi che va avanti ininterrottamente dal maggio scorso.

Il consuntivo del 2022 è così sprofondato a -545 milioni (la cifra è stata calcolata sommando i dati trimestrali di Assogestioni alle stime mensili di ottobre e novembre elaborate dall'Osservatorio Pir di Plus24). Per trovare un dato più negativo di questo nello stesso arco temporale, bisogna tornare indietro al 2019, quando cioè il mercato dei Pir era in piena crisi, letteralmente bloccato a causa delle modifiche normative che avrebbero dovuto essere apportate ai limiti di investimento, successivamente stralciate. 

All'epoca il deficit registrato dai piani individuali di risparmio si aggirava intorno agli 800 milioni. Ma c'è un altro aspetto singolare legato al dato dei Pir di novembre, vale a dire quello di essere in decisa controtendenza rispetto al risultato conseguito nello stesso periodo dai fondi azionari tradizionali che hanno incassato 1,6 miliardi.

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