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Veneto Banca e Bpvi, inizia il corteggiamento

1/30/2014

Montebelluna è alla ricerca di un partner bancario di "alto standing". L'integrazione con Vicenza è vista di buon occhio da Bankitalia


Primi ammiccamenti tra Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. La prima, dopo aver dato mandato a Goldman Sachs di trovare un partner di alto standing, sembra ormai dover procedere alla fusione, uno scenario che Bankitalia preferirebbe. Per quanto riguarda l'istituto presieduto da Gianni Zonin e guidato da Samuele Sorato, l'ultima acquisizione di sportelli risale al 2007. Il 2014 potrebbe essere l'anno decisivo, anche se l'operazione è tutt'altro che semplice.

 

Dato che si tratta di una fusione alla pari, le due banche dovranno trattare su dettagli decisivi come i concambi, il modello di governance, il futuro della rete commerciale o la sede legale del nuovo gruppo. L'a.d. di Veneto Banca, Vincenzo Consoli, ha già aperto al dialogo: "Zonin faccia una buona proposta e noi come cda non potremo non valutarla". Il presidente di Bpvi ha risposto con un "ni" alla fusione. 

 

Una prima scadenza si avrà a metà aprile, quando scadrà il mandato triennale di Consoli. Qualora il banchiere decidesse non ricandidarsi alla guida di Veneto Banca, il processo di aggregazione potrebbe subire un'accelerazione e un'eventuale fusione potrebbe andare in porto entro l'estate.

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