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Intesa Sanpaolo, un 2019 in linea con gli obiettivi

2/4/2020

La banca chiude l'anno con un risultato della gestione operativa in crescita del 5,6% rispetto al 2018


Si chiude con un utile netto di 4.182 milioni di euro, contro 4.050 milioni nel 2018, di cui 872 milioni di euro nel quarto trimestre, rispetto a 1.044 milioni del terzo trimestre 2019 e a 1.038 milioni del quarto trimestre 2018, il bilancio al 31 dicembre 2019 del Gruppo Intesa Sanpaolo. "I risultati sono pienamente in linea con gli obiettivi e confermano il supporto del Gruppo all'economia nei Paesi in cui opera, in particolare in Italia, dove Intesa Sanpaolo è anche impegnata a diventare un punto di riferimento in termini di sostenibilità e responsabilità sociale e culturale" si legge nella nota rilasciata dalla banca.

 

Tra le principali evidenze, nel 2019 si registrano: un risultato corrente lordo in aumento del 4,3% rispetto al 2018, del 17,4% se si escludesse dal 2018 l’apporto positivo delle operazioni NTV e Intrum; un risultato della gestione operativa in crescita del 5,6% rispetto al 2018; proventi operativi netti in aumento dell’1,5% rispetto al 2018; costi operativi in diminuzione del 2,1% rispetto al 2018; un'elevata efficienza, con un cost/income al 51,4% nel 2019, tra i migliori nell’ambito delle maggiori banche europee; rettifiche di valore nette su crediti in calo del 12,7% rispetto al 2018; costo del rischio del 2019 sceso a 53 centesimi di punto, rispetto ai 61 del 2018.

 

"Chiudiamo il bilancio 2019 con particolare soddisfazione: in un contesto più complesso del previsto, Intesa Sanpaolo conferma la capacità di collocarsi tra le banche europee più solide e profittevoli, in grado di generare benefici per tutti gli stakeholders e di essere il motore della crescita inclusiva e sostenibile" ha commentato Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo. 

 

"Nel 2019 abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi fissati nel Piano d’Impresa: la crescita dei ricavi, con una forte accelerazione della componente legata alle attività del risparmio gestito che registra un livello record dei flussi netti delle masse in gestione nell’ultimo trimestre dell’anno;  la riduzione continua dei costi che ci conferma ai vertici delle banche europee per efficienza: un risultato significativo perché lo abbiamo raggiunto portando avanti rilevanti programmi di investimento nel digitale, nel wealth management e nella formazione; il calo del costo del rischio, con il livello più basso degli accantonamenti dal 2007; l’utile netto raggiunge i 4,2 miliardi di euro con un aumento del 24%, al netto delle plusvalenze non ricorrenti; confermiamo il pay out ratio dell’80%, con un dividendo cash di 3,4 miliardi, che ci colloca con tutta probabilità al livello più alto tra le banche europee in termini di dividend yield".

 

"Allo stesso tempo abbiamo notevolmente rafforzato il nostro bilancio, grazie al calo ulteriore dei NPLs pari a 6 miliardi nell’anno, che porta lo stock netto ai livelli più bassi dal 2008, raggiunto senza costi per i nostri azionisti.

La solidità patrimoniale della banca, ben superiore ai requisiti regolamentari, è in aumento e ci posiziona ai vertici del settore in Europa. Il Common Equity Tier 1 ratio a fine 2019 si colloca al 14,1% e mostra un eccesso di 4,6 punti percentuali rispetto a quanto richiesto".

 

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