La scaleup fintech nomina Tim Ferguson global head of sal...
" + nickname_anon + "
"); if(rete != ''){ $("#commentID"+id+" div.utenza_commento").append("" + rete + "
"); } }else{ $("#commentID"+id+" div.utenza_commento").prepend(userTTHtml); if(rete != ''){ $("#commentID"+id+" div.utenza_commento").append("" + rete + "
"); } } }else{ $("#commentID"+id+" div.utenza_commento").empty(); $("#commentID"+id+" div.utenza_commento_rete").empty(); $("#commentID"+id+" div.utenza_commento").prepend(userTTHtml); } if(bad) { if($('#commentAlert'+id).length <= 0) { urlCommentAlert = '#'; onCLK = 'false'; $('.action_comm',oldComment).append( ''+ ' Inappropriato'+ ''); } } else { //Gli alert se erano presenti prima, li lasciamo... //$('#commentAlert'+id).remove(); } //Add moderation notice when needed if(commentModerated && !commentModerator) { modTxt = '' +'Your content is waiting for approval' +''; if($('span.moderatedComments', '#commentID'+id).size() == 0) { $('#commentID'+id+' > p:last').append(modTxt); } else { $('.moderatedComments', '#commentID'+id).fadeOut().html(modTxt).fadeIn(); } } $('#formTitle').html(ADDCOMMENT); editCommentID = -1; } //Sto inserendo nell'HTML un nuovo commento else { //if exists, hide the previous delete img showLastMyComment(); //Fill the new line outHTML = " "; if(REVERSE_CONTENT_ORDERING) { $("#comments").prepend(outHTML); } else { $("#comments").append(outHTML); } $('#commentID' + id).show('slow'); } } //Hide the lastest button able to delete the lastest comment of the current user function showLastMyComment() { if(REVERSE_CONTENT_ORDERING) { container = $('.action_comm:first'); } else { container = $('.action_comm:last'); } container.children().each( function() { if (!$(this).hasClass('quoteComment')){ $(this).toggle(); } } ); } //Delete a comment function removeComment(commentIdValue) { if(window.confirm('Vuoi davvero eliminare il commento?')) { $.post( '/json/removeComment.action', { id: commentIdValue }, function(json){ if(json[0]=='OK'){ tl = $("#commentID"+json[1]); tl.fadeOut("slow"); tl.remove(); //Aggiorno il contatore decCommentCounter(); //Visualizzao l'ultimo mio commento showLastMyComment(); } else alert('Unable to remove the comment'); } ); } return false; } //Delete my last comment (if is the last in absolute) function deleteMyLastComment(commentId) { if(window.confirm('Vuoi davvero eliminare il commento?')) { $.post( '/json/deleteMyLastComment.action', { id: 64848, commentId: commentId }, function(json){ if(json[0]=='OK'){ window.location.href = json[4]; return; tl = $("#commentID"+json[1]); tl.fadeOut("slow"); tl.remove(); //Aggiorno il contatore decCommentCounter(); //Visualizzao l'ultimo mio commento showLastMyComment(); editCommentID = -1; $('#formTitle').html(ADDCOMMENT); $('#MyComment').val(''); return false; } else alert('Unable to remove the comment'); } ); } return false; } var editCommentID = -1; //On load, imposto il valore iniziale del contatore $(document).ready(function(){ updateCommentCounter(); }); //Alert a comment function alertComment(commentIdValue) { if(window.confirm('Sei sicuro di voler segnalare questo commento come inappropriato?')) { $.post( '/json/alertComment.action', { commentId: commentIdValue }, function(json){ if(json[0]=='OK'){ id = json[1]; tl = $("#commentAlert"+id); tl.fadeOut("fast"); tl.empty(); outHTML = ''; outHTML += ' Inappropriato'; outHTML += ''; tl.append(outHTML); tl.fadeIn("slow"); alert("Contenuto segnalato come inappropriato"); var link = "mailto:advisorprofessional@o-fc.eu" + "&subject=" + escape("Segnalazione commento inappropriato: ") + "64848"; window.location.href = link; }else{ alert('Spiacente, non è stato possibile inoltrare la segnalazione'); return true; } } ); return false; } return false; } /* End Comments js code */ -->
13/04/2022
Banche d’affari, i sei motivi che spingono i ricavi oltre quelli del 2019
di Daniele Riosa
Highlights- L'ottimismo per le corporate & investment bank sopravanza le preoccupazioni legate all'enorme volatilità dello scenario macro e geopolitico. E’ quanto emerge dall’Oliver Wyman-Morgan Stanley Wholesale Banking Report 2022

I motivi di ottimismo per le corporate & investment bank sopravanzano le preoccupazioni connesse all’enorme volatilità dello scenario macro e geopolitico. E’ quanto emerge dall’Oliver Wyman-Morgan Stanley Wholesale Banking Report 2022.
“I ricavi - si legge - sono sostenuti da sei mega trend, mentre gli elementi di disruption portati dalla transizione climatica e dagli asset digitali offrono più opportunità che rischi. La capacità di execution farà la differenza tra vincitori e vinti, ma crediamo che la leadership delle banche sia ben posizionata per tenere la situazione sotto controllo”.
“Il corporate & investment banking - ricorda lo studio - ha attraversato due cicli nell'ultimo decennio: uno di riforma strutturale della regolamentazione e di ristrutturazione dal 2012 al 2019, e uno di crescita alimentata dalla volatilità tra il 2020 e il 2021. Il primo ciclo, quello di riforma e ristrutturazione, ha trasformato radicalmente il modello di business, migliorando la resilienza grazie allo spostamento dei principali driver dei ricavi dal risk warehousing all'attività rivolta ai clienti. Stimiamo che i ricavi generati dal risk warehousing (variazioni del valore delle posizioni di titolo detenute dalle banche) siano diminuiti dal 20% del totale nel 2012 al 6% nel 2019”.
Il secondo ciclo “corrisponde a quello alimentato dalla volatilità (2020-2021) ha portato a profitti eccezionali per il settore, spingendo i ricavi a quasi 600 miliardi di dollari (rispetto a 524 miliardi nel 2019) e riportando i ritorni a un robusto 14% (contro il 9,5% nel 2019). I principali fattori trainanti di questa crescita sono stati i livelli senza precedenti di volatilità durante la pandemia e lo stimolo fiscale e monetario dei governi di tutto il mondo, volto a sostenere la ripresa economica”.
Vediamo le questioni fondamentali per il settore riguardano il prossimo ciclo: “la prima riguarda i ricavi e se torneranno ai livelli del 2019 e al trend 2012-2019. La seconda è se i modelli di business ‘capital light’ saranno in grado di raggiungere gli obiettivi di rendimento in condizioni macro più difficili. La terza sfida riguarda la risposta alle potenziali disruption della transizione climatica e degli asset digitali. Infine, ultima incognita, è se la differenza tra vincitori e perdenti la farà il modello di business o l’esecuzione”.
A questi quesiti gli esperti rispondono con “più ragioni di ottimismo che di preoccupazione, nonostante i rischi economici che si raccolgono all'orizzonte nei primi mesi del 2022 siano decisamente reali. Sei fattori stanno emergendo come possibile supporto di uno scenario di ricavi maggiori rispetto al 2019 domanda delle aziende, normalizzazione dei tassi, private markets, volatilità macro, volatilità delle materie prime e mercato cinese all’ingrosso. Stimiamo che l'impatto cumulativo sulle entrate sia almeno di 70 miliardi superiore rispetto al 2019”.
“I modelli di business più resilienti - si precisa - sono meno esposti agli shock di mercato e si adattano meglio alle condizioni che stanno emergendo. L'industria è molto più resiliente agli shock di mercato, come dimostrato all'inizio della pandemia nel 2020. Ciò che è ancora da testare è quanto le banche wholesale siano in grado di sviluppare una tecnologia e modelli operativi più agili, scalabili ed efficienti, che garantiscano la performance in tutte le condizioni di mercato”.
“Le banche wholesale - spiegano gli economisti di Oliver Wyman e Morgan Stanley - hanno l'esperienza e la base clienti necessaria per guidare la transizione dei settori tradizionali verso le emissioni zero, costruendo nuovi flussi di entrate ‘verdi’. Da questo punto di vista gli analisti stimano che “i ricavi del settore arrivino per circa 80-90 miliardi di dollari da clienti in settori ad alte emissioni. Senza iniziative significative per evolvere il modello di business esistente, una quota importante di queste entrate potrebbe scomparire o passare alle banche (o anche player non bancari) più attive nella transizione. Tuttavia, ci sono segni tangibili che le banche wholesale stiano riposizionando il loro modello di business per difendere le fonti di reddito esistenti e costruire nuovi flussi nel finanziamento della decarbonizzazione, nel carbon trading”.
Le banche wholesale hanno anche “le competenze e le capacità di risk management necessarie per trasformare gli asset digitali in una classe di attivi investibile per i mercati istituzionali. Gli analisti stimano che “il mercato corporate e istituzionale per i digital asset abbia raggiunto nel 2021 i 4-5 miliardi di dollari. Questo mercato in rapida crescita è stato finora dominato da aziende al di fuori del settore bancario tradizionale; c'è dunque il rischio che continui ad evolversi ed espandersi lasciando le banche wholesale ai margini. Tuttavia, crediamo che a spingere ulteriormente l'adozione degli asset digitali da parte di aziende e clienti istituzionali sarà l'introduzione di una maggiore chiarezza regolamentare, a vantaggio delle banche che già operano in mercati altamente regolamentati. Ciò fornirà l'opportunità di recuperare il ritardo proprio quando il mercato raggiungerà un punto di inflessione”.
Infine “il prossimo ciclo premierà in misura ancora maggiore l’esecuzione. Per ogni tipo di banca wholesale, il prossimo ciclo dovrebbe creare l'opportunità per far crescere i ricavi e mantenere rendimenti ben al di sopra dei minimi del 2012-2019. C'è inoltre molto di più in gioco rispetto ai soli ricavi: le banche wholesale che saranno in grado di adattare con successo la loro attività intorno alle opportunità emergenti (e alle nuove realtà) disporranno di una narrativa potente per gli investitori, i clienti e i propri dipendenti”.
“L'esecuzione, ancor più del modello di business - conclude il report di Oliver Wyman e Morgan Stanley - definirà sempre più i vincitori e i perdenti, in particolare riguardo: o consolidamento e difesa della base clienti o Indirizzamento rapido e metodico delle risorse finanziarie per cogliere le opportunità di crescita o Investimenti continui in modelli operativi agili, scalabili ed efficienti o narrativa efficace per gli azionisti e gli stakeholder o capacità di attrarre e mantenere persone di talento”.
-
13/04/2022 Habyt diventa il più grande co-living player mondiale La società europea festeggia il suo quinto compleanno e si fonde con Hmlet, azienda leader del settore in Asia Pacifica
-
12/04/2022 Azimut punta ancora sugli USA e acquista il 10% di BroadLight Si tratta di una società di private equity focalizzata su aziende innovative e in forte crescita nel settore globale della tecnologia e dei consumi
-
12/04/2022 REYL Intesa Sanpaolo, Besson nuovo direttore degli investimenti Vanta 28 anni di esperienza nel settore bancario nel campo della gestione di attivi e della strategia finanziaria
-
12/04/2022 Golding Capital Partners, patrimonio gestito su di 2 miliardi Nel 2021 sono stati realizzati oltre 1,5 miliardi di investimenti, cifre record negli oltre vent’anni di storia della società
-
11/04/2022 Private capital motore della transizione ecologica e digitale Innocenzo Cipolletta (AIFI) chiede l’istituzione di “un fondo di fondi dedicato che faccia da volano per permettere a un numero maggiore di operatori di intervenire sull’economia reale”
-
08/04/2022 Ardian lancia il fondo ACEEF, AXA investitore principale Offre agli investitori l'opportunità di aumentare la loro esposizione verso le energie rinnovabili e la transizione energetica
-
08/04/2022 Commercial Real Estate Italia, 1° trimestre migliore di sempre Gli investimenti nei primi tre mesi dell’anno raggiungono il totale di 3,2 miliardi. Settore uffici sugli scudi
-
08/04/2022 Investitori privati al centro della decarbonizzazione I loro capitali sono fondamentali per supportare le start-up e le aziende in fase di crescita coinvolte nello sviluppo di tecnologie innovative
"; outHTML += ' '; outHTML += '
'+user+'';
outHTML += '