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Anasf, inizia l'era Conte. Coesione e sfida le parole chiave

7/1/2020

“Bufi, in questi anni, ha svolto un lavoro notevole. A noi tocca cercare di alzare il livello della sfida”. Così si presenta il neo-eletto Presidente dell'associazione dei consulenti finanziari.


È ufficiale: Luigi Conte è il nuovo Presidente Anasf. La nomina all’unanimità è arrivata dopo tre giorni dell’XI Congresso Nazionale, il primo nella storia dell’Associazione svolto in modalità online a seguito delle disposizioni derivanti dall’emergenza sanitaria Covid-19. Una modalità di svolgimento che non ha impedito ai 161 delegati di mettere in pista un programma sfidante per i prossimi quattro anni, grazie anche all'“ottima atmosfera che si è creata nonostante al distanza fisica” ha commentato nel corso della conferenza stampa Francesco Priore, presidente del Congresso evidenziando come “tutte le mozioni siano state approvate con una maggioranza assoluta (90%) mostrando una coesione tra gli associati molto positiva”.

 

Ed è proprio la coesione la parola chiava del primo discorso di Luigi Conte che a più riprese ha sottolineato l’obiettivo di voler guidare un’associazione “coesa, in continuità con il lavoro svolto in passato, e in grado di coinvolgere quanti più soci possibili”. Va in questa direzione, ad esempio, la scelta di modificare lo statuto prevedendo l’ingresso nel Consiglio Nazionale del Coordinatore Nazionale di Anasf Giovani e, se nominato (con elezione del Consiglio Nazionale e su proposta del Presidente dell'associazione), di un Presidente onorario dell'associazione. L’incarico di quest’ultimo cessa con la decadenza del Consiglio Nazionale e può essere rinnovato una sola volta. Può essere proposto Presidente onorario il socio Anasf in possesso dei seguenti requisiti: che sia stato Presidente di Anasf; che sia iscritto all'albo nella sezione dei consulenti abilitati all'offerta fuori sede; che sia riconosciuto come persona di alta professionalità, moralità, decoro ed esperienza nel settore della consulenza finanziaria.

 

“L’obiettivo è quello di portare all’interno del Consiglio Nazionale il più ampio numero di voci possibili e rappresentative non solo dei professionisti di grande esperienza ma anche dei giovani” ha ribadito Conte che crede fortemente nell’importanza di lavorare ancora più intensamente sul tema ricambio generazionale. Un lavoro che però può “portare a risultati importanti solo se l’industria sarà in grado di fare sistema. Dobbiamo agire in maniera compatta”, ha chiarito il neo-eletto Presidente. 

 

Tornando all’esito della votazione, Conte è stato nominato all’unanimità dal nuovo Consiglio Nazionale, di cui fanno parte: Biafore Drago; Briganti Antonino detto Antonio; Carli Rossella; Castelli Mario; Cesario Alfredo; Colombo Franco; Conte Luigi; Durando Nicola; Figoli Jonathan; Florentino Nicola; Foti Alma; Frigerio Gabriele; Ghidini Luca; Giannetto Giuseppe; Granzotto Mauro; Graziani Felice; Mei Alfonsino; Melluso Marco; Petronelli Cosimo; Ragone Francesco; Rapetta Giuliana; Repele Daniela; Riva Ferruccio; Starace Antonio; Trombatore Elisabetta. 

 

I lavori congressuali hanno, inoltre, definito gli indirizzi che l’Associazione dovrà seguire nel prossimo quadriennio. Nel dettaglio, sono state approvate in tutto 16 mozioni, votate con un’ampia maggioranza dei Delegati al Congresso e proposte dalle seguenti Commissioni: Statuto; Marketing, Sviluppo associativo e Decentramento; Educazione finanziaria (che viene staccata dalla commissione Formazione e Università rispetto al X Congresso); Evoluzione della professione, Estero e Tutele; Formazione e Università.

 

Diverse le novità previste nelle 16 mozioni, ma tra queste spiccano due della commissione Evoluzione della professione, Estero e Tutele: si propone di giungere ad una diversa definizione della professione, a partire dalla sua descrizione nell’art. 31 del TUF, per arrivare ad una separazione e riclassificazione tra soggetti sercenti attività professionale con Partita IVA e dipendenti; si invitano il Consiglio Nazionale e il Comitato Esecutivo a sviluppare tutte le forme organizzative possibili per il miglior svolgimento della professione.

 

Il primo punto, come chiarito da Conte in conferenza stampa, punta a “evidenziare la modalità operativa con cui il servizio di consulenza viene offerto. La distinzione attualmente vigente non permette di riconoscere le reali distinzioni tra professionisti per questo è importante dare un nuovo punto di vista che va oltre i criteri utilizzati finora” specifica il neo-Presidente Anasf che sul tema “forme organizzative” sottolinea subito che l’obiettivo non è “la persona giuridica”.

 

“Partiamo da una altra considerazione: abbiamo visto come si è evoluta la professione in questi anni con, ad esempio, l’esperienza concreta dei team. Non abbiamo un approccio ideologico ma vogliamo avviare un osservatorio sui vari modelli che vada oltre i concetti già definiti e ci aiuti a verificare eventuali sviluppi della professione”, afferma Conte ricordando così due punti espressi nell’ultimo discorso di Maurizio Bufi e confermando così la continuità politica dell’associazione. Una continuità però che ha grandi e nuove ambizioni: “il presidente Bufi, in questi anni, ha svolto un lavoro notevole. A noi tocca cercare di alzare il livello della sfida”, ha concluso Luigi Conte.

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