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Consulenti finanziari: il cliente diventa sempre più “smart”

9/21/2016

Ecco i risultati presentati da PwC al convegno sui robo-advisor organizzato da Ascosim


I clienti retail delle banche e delle reti di consulenti finanziariisono sempre più “smart”: sono investitori non soddisfatti degli attuali livelli di servizio delle banche e alla ricerca di soluzioni avanzate per la gestione degli investimenti con una bassa interazione con persone fisiche. E’ quanto emerge da una recente ricerca di PwC presentata oggi in occasione del convegno su Robo-advisor e dintorni organizzato a Milano da Ascosim, l’associazione delle società di consulenza finanziaria.

Secondo l’indagine, Il 40% della clientela italiana rientra nel profilo “smart”, mentre il 34% è definito multitask e cioè abbastanza soddisfatti dell’attuale livello di servizio ma aperti all’innovazione. Il restante 26% è composto da investitori con un approccio tradizionale e legati all’interazione diretta con un banker o un consulente finanziario. 

Quanto ai robo-advisor, secondo PwC sul mercato c’è un’ampia offerta, ma il mercato è ancora alla ricerca della soluzione vincente. Negli ultimi mesi, prosegue PwC, si sono moltiplicate le soluzioni italiane di piattaforme D2C e B2B. I primi esperimenti però non hanno portato la marginalità sperata: il mercato non è ancora maturo e non si generano le necessarie economie di scala. I grandi player italiani, inoltre, non si sono ancora mossi una tesa di capire qual è il business model vincente.

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