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RG NEWS - Risparmio, si studiano le nozze tra fondi e PMI

2/14/2015 | Redazione Advisor

Il legame tra risparmio e piccole e medie imprese è strettamente legato allo sviluppo di quelli che, ad oggi, sono stati individuati come gli strumenti più adatti per finanziare le aziende italiane. Le novità su RG NEWS di questa settimana.


Prima il decreto crescita del 2012, poi i decreti Destinazione Italie e Competitività del 2014, in futuro l'AIFMD e gli Eltif. Passa anche da queste novità normative il futuro dell'industria del risparmio gestito che sempre più spesso viene indicata come fondamentale per lo sviluppo dell'economia reale. 

 

Ma il legame tra risparmio e piccole e medie imprese è strettamente legato allo sviluppo di quelli che, ad oggi, sono stati individuati come gli strumenti più adatti per finanziare le aziende italiane e offrire un'alternativa al canale bancario: stiamo parlando dei fondi di credito e dei mini bond.

 

Per quanto riguarda i primi strumenti, l'articolo 22, comma 5 del Decreto Competitività ha modificato il TUF consentendo di istituire OICR abilitati a investire non soltanto in crediti concessi da terzi ma anche in crediti erogati direttamente a valere sul patrimonio dell'OICR. Si tratta di una novità in linea con le recenti iniziative legislative in ambito europeo volte a creare un framework normativo comunitario in materia di fondi d'investimento a lungo termine (ELTIF). 

 

Per i fondi di mini bond, strumenti che investono prevalentemente in obbligazioni emesse da società non quotate, di piccola e media dimensione (a esclusione delle micro imprese, ossia imprese con meno di 10 dipendenti e aventi un fatturato annuo o un totale attivo inferiore a 2 milioni di euro), l'art. 12 del Decreto Destinazione Italia ha invece introdotto misure volte a favorire la crescita di questi strumenti. In particolare è stato previsto che le quote di fondi che investono prevalentemente in mini bond o in titoli emessi nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione aventi ad oggetto mini bond costituiscono attivi idonei a copertura delle riserve tecniche assicurative e sono compatibili con le disposizioni in materia di limiti di investimento per i fondi pensione. Ed è stata inoltre riconosciuta la possibilità per il Fondo centrale di garanzia per le PMI di estendere la garanzia anche in favore delle SGR che, in nome e per conto di fondi comuni d'investimento da esse gestite, sottoscrivono mini bond o portafogli di mini bond.

 

Queste sono alcune delle novità introdotte nell'ultimo anno in tema di fondi di credito e di minibond. Ma non mancano le criticità e, come evidenziato nell'edizione settimanale di RG NEWS, realizzato dal Salone del Risparmio e da ADVISOR, Assogestioni ha già avviato una serie di workshop ai quali saranno, di volta in volta, invitati i rappresentanti delle società associate e, secondo le esigenze, rappresentanti del governo, delle autorità di vigilanza, degli emittenti e degli istituti di credito, per individuare soluzioni a tali criticità.

 

Nell'ambito nel secondo workshop, che si è tenuto lo scorso 3 febbraio, è stata definita una prima agenda dei lavori.

 

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