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Reti: nuovo record del patrimonio, il gestito fa più 20,7%

11/10/2021 | Daniele Riosa

Paolo Molesini, presidente di Assoreti, sottolinea che “la crescita costante delle masse e della quota di mercato sono la conferma che il modello della banca-rete è quello vincente nel settore del private banking”


Nuovo record del patrimonio delle Reti. A fine settembre, come comunica Assoreti la valorizzazione dei prodotti finanziari e dei servizi di investimento, distribuiti dagli intermediari associati tramite i propri consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, raggiunge 756,8 miliardi di euro, con una crescita del 20,1% rispetto allo setsso periodo del 2020 e dell’1,6% nel confronto con giugno 2021. 

La componente finanziaria, assicurativa e previdenziale, nel suo insieme, è di 638,3 miliardi di euro, e rappresenta l’84,3% del patrimonio (+1pp a/a); 533,5 miliardi sono investiti in prodotti del risparmio gestito (il 70,5% del portafoglio) e 104,8 miliardi in strumenti finanziari amministrati (il 13,8%). La liquidità in portafoglio si attesta a 118,5 miliardi, con un’incidenza del 15,7% in portafoglio (-1pp a/a).

La componente di portafoglio rappresentata dai prodotti del risparmio gestito aumenta del 20,7% rispetto all’anno precedente, coinvolgendo tutte le macro-famiglie di prodotto. La valorizzazione degli OICR, sottoscritti direttamente, risulta pari a 245,7 miliardi di euro, con un incremento del 21,2% a/a e un’incidenza complessiva sul portafoglio pari al 32,5%. La crescita è trainata dalle gestioni collettive aperte domiciliate all’estero, pari 217,3 miliardi (+21,9% a/a); deciso incremento anche per i fondi chiusi mobiliari (+54,7% a/a) che raggiungono i 3,6 miliardi di euro. La valorizzazione delle gestioni individuali aumenta del 23,9% a/a e raggiunge 81,3 miliardi, con un’incidenza in portafoglio del 10,7%; la spinta maggiore arriva dalle GPF (+30,5% a/a), pari a 38,9 miliardi, mentre le GPM salgono a 42,5 miliardi (+18,5% a/a).

Il comparto assicurativo/previdenziale si attesta a 206,5 miliardi di euro, con una crescita del 18,9% a/a e un’incidenza in portafoglio del 27,3%. Le unit linked raggiungono 105,9 miliardi di euro (+19,5% a/a), i prodotti multi-ramo 36,5 miliardi (+36,4% a/a), le polizze vita tradizionali 46,6 miliardi (+6,5% a/a), mentre la componente prettamente previdenziale sale a 17,5 miliardi (+21,2% a/a). A fine mese, il contributo complessivo delle Reti al sistema degli OICR aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, si attesta a 438,3 miliardi di euro, con un’incidenza sul patrimonio totale investito in fondi pari al 35,6% (patrimonio gestito pari a 1.232,8 miliardi di euro – dato provvisorio).

La componente amministrata del portafoglio raggiunge i 223,3 miliardi di euro (+18,7% a/a). La crescita è trainata principalmente dai titoli (+26,4% a/a) ed in particolare dalle azioni (+59,6% a/a) e dagli exchange traded product (+46% a/a). Aumenta anche la liquidità ma a ritmi più contenuti (+12,6% a/a).

Paolo Molesini, presidente di Assoreti sottolinea che si tratta “ancora di un trimestre di dati record per il mondo delle Reti; la crescita costante delle masse e della quota di mercato sono la conferma che il modello della banca-rete è il modello vincente nel settore del private banking. Ringraziamo ancora una volta i clienti che dimostrano fiducia alle nostre banche”.

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