Tempo di lettura: 2min
7/1/2020 | Marcella Persola
Fineco Am punta forte sulla sostenibilità e lo fa abbattendo uno degli aspetti a volte più critici del mondo del risparmio gestito. L’asset manager della banca digitale, a due anni dall’avvio, ha infatti deciso di sposare completamente la filosofia sostenibile, anche dal punto di vista dei costi, e ha lanciato il bollino “No Performance Fees”, per sensibilizzare l’intero settore del risparmio gestito sull’impatto delle commissioni di performance sulla sostenibilità del business e sulla relazione con il cliente finale.
Dall’analisi presentata da Fabio Melisso ceo di FAM nel 2019 sono state addebitate performance fees del valore di 800 milioni, che hanno inevitabilmente penalizzato i clienti e anche i consulenti. Per Melisso le performance fee, il cui addebito nel primo trimestre del 2020 è stato pari a 90 milioni deteriorano la relazione tra cliente e consulente, ma anche tra consulente e gestore. A suo avviso ci vuole un salto verso la trasparenza e per questo su tutta la gamma di prodotti fin dall'inizio è stato deciso di non applicare costi addizionali, rispetto a quelli ricorrenti.
Per Melisso il "fair price" rappresenta un passo verso l’evoluzione della cultura finanziaria degli investitori e del paese. Il bollino, inoltre, è stato volutamente creato senza copyright per essere messo a disposizione di tutti gli operatori che ne vorranno fare uso. Si tratta per la società irlandese di una sorta di “moral suasion” per il mercato del risparmio gestito che è cresciuto sensibilmente anche grazie al tema della sostenibilità.
Lo confermano anche i numeri il 2019 ha visto 120 miliardi di euro di nuovi flussi su fondi sostenibili, solo in Europa , ed emissioni record di green bond, pari a 250 miliardi di dollari . L’industria del risparmio gestito ha saputo cogliere e stimolare questo interesse offrendo fondi di investimento sempre più focalizzati sui criteri ESG e in senso ampio sulla sostenibilità. Gli investitori hanno iniziato a considerare nelle loro scelte di investimento la possibilità di allineare i propri investimenti in questa direzione.
“In quanto asset manager, abbiamo grandi responsabilità verso il mondo che ci circonda e le strategie di investimento sostenibili ci permettono di adempiervi. Ma costruire portafogli applicando filtri non può bastare. Il nostro essere sostenibili deve includere il ‘giusto prezzo’ a beneficio concreto di tutti i nostri stakeholders: clienti, consulenti e azionisti”, commenta Melisso. “Oggi vogliamo promuovere il concetto di sostenibilità evoluta, che passa dal principio di fair price, vale a dire giusta remunerazione del servizio erogato alla clientela”.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie