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Consulenza 2022, Albanese: “Passaggio generazionale al centro”

11/25/2021 | Daniele Riosa

Il vicedirettore generale di Fineco e direttore commerciale Rete PFA & Private Banking, nel suo outlook per il prossimo anno, spiega che “ai CF vengono chiesti servizi in grado di supportare la crescita dell’impresa e competenze specialistiche legate a momenti di discontinuità aziendale e personale”


Il 2022 è alle porte. Advisoronline ha chiesto alle più importanti Reti un outlook sulla consulenza finanziaria per il prossimo anno e quali strategie hanno in cantiere per affrontare le sfide e le opportunità che si apriranno con l’anno che sta per iniziare. Oggi tocca a Mauro Albanese, vicedirettore generale di Fineco e direttore commerciale Rete PFA & Private Banking, presentare la sua view. (Leggi le interviste a Marco Bernardi di Banca Generali, a Gianluca Scelzo di Copernico SIM e a Gianluca La Calce di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking).

Come evolverà e quali saranno le sfide della consulenza finanziaria nel 2022?
“Per Fineco l’impegno si concentrerà principalmente nel proseguire il percorso avviato negli ultimi anni, focalizzato su una corretta pianificazione finanziaria. Riteniamo che questa sia una precondizione indispensabile, ancora di più in una fase di mercato che vede il ritorno di spinte inflattive e in generale un riposizionamento per l’economia. In questo contesto una particolare attenzione va riservata al tema ESG, diventato ormai centrale nella strutturazione degli investimenti. L’interesse verso la sostenibilità degli investimenti è cresciuto moltissimo, e la consulenza finanziaria deve assumersi il compito di orientare la clientela in un ambiente particolarmente complesso, dove mancano ancora indicatori univoci e il pericolo del greenwashing è sempre più presente e sentito. Un ultimo punto di attenzione riguarda infine le esigenze complesse della clientela più sofisticata, e in particolare il passaggio generazionale dei patrimoni, finanziari ma anche immobiliari e aziendali. Ai consulenti vengono chiesti servizi in grado di supportare la crescita dell’impresa e competenze specialistiche legate a momenti di discontinuità aziendale e personale. L’Italia è un territorio dall’incredibile vivacità imprenditoriale, un tessuto di piccole e medie imprese che si trovano ad affrontare un cambio alla guida spesso dettato da ragioni anagrafiche: la consulenza deve poter padroneggiare una gamma di servizi decisamente più ampia rispetto al passato”. 

Quali strategie avete in cantiere per affrontare le sfide e le opportunità che si apriranno con l’anno nuovo?
“Crediamo che per riuscire a migliorare contemporaneamente la qualità e la relazione con la propria clientela sia indispensabile un utilizzo intelligente e mirato della tecnologia. L’obiettivo che ci siamo posti con le nostre piattaforme è di semplificare l’attività lavorativa quotidiana e lasciare al consulente più tempo per l’aggiornamento professionale e la relazione con il cliente. Si tratta di strumenti che garantiscono a Fineco un vantaggio competitivo in grado di fare la differenza, perché combinano efficienza operativa e facilità di fruizione in linea con gli standard dei servizi digitali che vediamo diffondersi a una fascia sempre più ampia di clienti. Parliamo di una platea sempre più tecnologicamente evoluta, senza essere necessariamente anche esperta di finanza. E quindi pronta a una valutazione non solo dal punto di vista della qualità, ma anche della fruibilità del servizio, senza dimenticare il tema dei costi che la normativa ha reso finalmente trasparenti. Nel nostro caso, avere da sempre puntato su questo aspetto ha contribuito a costruire un rapporto di fiducia tra banca, consulenti finanziari e cliente che oggi ci pone in una posizione ideale. Vorrei infine sottolineare un altro passaggio generazionale in atto, che riguarda noi consulenti. La trasformazione del lavoro che stiamo affrontando richiede una nuova generazione di professionisti: per questo siamo particolarmente interessati ad avere con noi giovani che oltre a essere preparati dal punto di vista tecnico, sono capaci di usare bene gli strumenti digitali. I team che stiamo implementando sempre di più sono un’occasione di inserimento per loro, e contemporaneamente di arricchimento per la nostra rete di consulenti”.

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