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Fideuram ISPB, l'utile sale del 54%

8/6/2021 | Redazione Advisor

Dati in forte crescita nel primo semestre. Il totale delle masse raggiunge il livello record collocando Fideuram ISPB tra i principali player europei nel private banking per patrimonio totale amministrato


Risultati in forte crescita nel primo semestre dell'anno per Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking (Gruppo Intesa Sanpaolo). Il Cda presieduto da Paolo Molesini ha approvato la relazione Semestrale al 30 giugno 2021 che evidenzia una crescita dell'utile netto del 54% a 646 milioni, evidenziando una forte crescita (+€ 227 milioni) rispetto ai primi sei mesi del 2020. Tale incremento include, per €164 milioni, la plusvalenza netta realizzata con la cessione del Ramo Banca depositaria e Fund Administration di Fideuram Bank (Luxembourg). Al netto di tale componente non ricorrente l’utile netto si sarebbe attestato a € 482 milioni, in crescita del 15% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, risultando comunque il miglior risultato semestrale di sempre.

Il margine di interesse, pari a € 106 milioni, ha evidenziato una flessione di € 23 milioni rispetto al primo semestre dello scorso anno per effetto della minore redditività degli impieghi, derivante del calo dei rendimenti di mercato. Mentre il risultato della gestione operativa si è attestato a € 800 milioni (+13%), mostrando un solido miglioramento rispetto al primo semestre del 2020.

 

Alla fine di giugno 2021 le masse amministrate dal Gruppo Fideuram- Intesa Sanpaolo Private Banking risultavano pari a € 326,9 miliardiin aumento di € 23,5 miliardi (+8%) rispetto al 31 dicembre 2020, raggiungendo il livello più elevato registrato nella storia del Gruppo.

L’analisi per aggregati evidenzia come la componente di risparmio gestito sia risultata pari a € 211 miliardi (€ 196,9 miliardi a fine 2020, +7%), pari al 65% delle masse amministrate.

Nei primi sei mesi del 2021 l’attività delle reti distributive ha registrato un’eccellente performance commerciale realizzando una raccolta netta di oltre € 8,5 miliardiin crescita del 36% rispetto all’analogo semestre del 2020. L’analisi delle componenti mostra come la raccolta netta di risparmio gestito, pari a € 5,7 miliardi, sia risultata in forte crescita (+€3,9 miliardi) rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno (€ 1,8 miliardi) anche grazie all’attività dei private banker del Gruppo che hanno orientato i flussi di risparmio della clientela verso prodotti a più elevato contenuto consulenziale. La raccolta netta di risparmio amministrato è risultata pari a € 2,8 miliardi (€ 4,5 miliardi nel primo semestre 2020).

Al 30 giugno 2021 la struttura distributiva del Gruppo Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking si avvaleva di 6.630 private banker, con un portafoglio medio pro-capite pari a oltre € 49 milioni.

 

coefficienti patrimoniali consolidati di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking si posizionano molto al di sopra dei livelli minimi richiesti dalla normativa. In particolare, al 30 giugno 2021 il Common Equity Tier 1 ratio è risultato pari a 16,9% e il Total Capital ratio pari a 17,1%.

 

“I risultati del primo semestre 2021, commenta Tommaso Corcos (nella foto), amministratore delegato e direttore generale di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking, ci collocano tra i principali player europei del private banking per patrimonio totale amministrato e per risultati di gestione, con un nuovo massimo storico raggiunto in un contesto complesso, grazie alla forza delle nostre reti e all’impegno di tutte le nostre persone.

Il grande lavoro svolto dalla Divisione Private Banking ci rende orgogliosi per l’eccellente performance commerciale, per il lavoro di squadra e per la capacità dei nostri Private Banker di affiancare con costanza i clienti, sostenendoli nelle scelte d’investimento, attraverso prodotti e servizi a più elevato contenuto consulenziale.

La solidità patrimoniale, che si conferma ampiamente al di sopra dei requisiti normativi richiesti, la rinnovata presenza internazionale, con l’acquisizione di Reyl, e il completamento dell’integrazione di UBI Top Private e IW Bank sono elementi che rafforzano ulteriormente il nostro posizionamento nel mercato private.

Fra i nostri obiettivi strategici occupano sempre maggior spazio la condivisione di valori, la formazione delle risorse e l’attenzione alla sostenibilità, tutti elementi in grado di consolidare il nostro modello di servizio vicino alle esigenze di una clientela sempre più sensibile alle ricadute sociali del nostro business.”

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