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Gesualdi (Kairos): "Alternativi, una protezione efficace se torna l'orso"

4/6/2016 | Pieremilio Gadda

Rimangono delle vulnerabilità in Giappone, Europa e nei mercati emergenti che, prima o poi, potrebbero portare a una resa dei conti


A inizio anno quasi tutti gli analisti scommettevano su un probabile rafforzamento del biglietto verde, sulla base di due ipotesi: la prosecuzione del sentiero rialzista sui tassi americani da un lato, il rifugio nel dollaro in caso di risk off, dall'altro. Al contrario, da febbraio la divisa statunitense si è deprezzata. "E probabilmente continuerà a restare debole - prevede Michele Gesualdi, responsabile Gestioni Multimanager di Kairos e gestore del pluripremiato fondo Multi Strategy -.

 

Questo cambiamento di prospettiva, abbastanza radicale, impone una revisione di molte asset allocation perché nel breve termine aiuta i mercati emergenti, dà un po' di sollievo alle materie prime e alla ripresa americana e attenua i motivi di preoccupazione che fino poche settimane fa hanno tenuto gli investitori con il fiato sospeso".

v. "Prima o poi, arriverà la resa dei conti. L'innesco potrebbe essere una crisi con epicentro in Cina o in Asia, scaturita da una delle molte contraddizioni che agitano la regione. Ma non credo che la mina possa esplodere nei prossimi due o tre mesi", precisa il gestore.

 

Al tempo stesso, Gesualdi dichiara una view particolarmente negativa sui bond. "Gli alternativi si prestano bene a sostituire la componente a reddito fisso, che in molti segmenti offre un profilo di rischio e rendimento poco attraente. Hanno inoltre la funzione di stabilizzare le performance del portafoglio".

 

Va detto che, durante la fase più critica della correzione subita dai mercati tra dicembre e gennaio, molte strategie alternative hanno deluso. "Il segmento che ha sofferto maggiormente, da inizio anno, è il long short equity. Anche il credito è rimasto sotto pressione. Inoltre, è venuto meno il supporto delle strategie macro, dei fondi Cta e a gestione quantitativa, che in genere offrono un contributo positivo alla performance in fasi di particolare tensione sui listini azionari. Solo i merger arbirtrage hanno consegnato risultati soddisfacenti ma si tratta di un'area poco rappresentativa dell'industria, in questo momento". Il gestore suggerisce però di analizzare le performance in modo più approfondito: tipicamente, spiega, gli strumenti alternativi non offrano una buona protezione durante la prima fase di un movimento ribassista ma nella seconda, quando i sistemi di controllo del rischio si sono attivati e riescono a difendere il portafoglio dalle aggressioni di un eventuale mercato orso, permettendo al tempo stesso di sfruttare le mille inefficienze che emergono come conseguenza di tali ribassi. "É in questo caso che la protezione si dimostra più efficace. I benefici di una gestione alternativa si possono valutare quindi solo su un orizzonte di lungo termine".

 

Intanto, dopo un passaggio intermedio al Salone del Risparmio, il roadshow di Kairos, inaugurato a Napoli il 16 marzo, proseguirà con gli ultimi appuntamenti: a Firenze il 21 aprile, a Roma il 26 maggio e a Bari il 14 di giugno. Ulteriori tappe sono previste nel secondo semestre; saranno gli operatori, votando, a decidere in quali città. 

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