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Bnp Paribas, bene il private banking a fine marzo

5/4/2016 | Stefania Pescarmona

Nel primo trimestre, l'istituto francese ha registrato un utile netto di 1,8 miliardi, in progresso del 10%, con un margine di intermediazione in lieve calo (-2%) a 10,844 miliardi


Il private banking sostiene i conti di Bnp Paribas, che nel primo trimestre 2016 ha riportato profitti in crescita, ma ricavi in contrazione. A fine marzo, infatti, l'istituto francese ha registrato un utile netto di 1,8 miliardi, in progresso del 10% rispetto agli 1,6 miliardi dello stesso periodo del 2015, e nettamente al di sopra delle attese degli analisti, ferme a 1,3 miliardi. In calo, invece, ma meglio delle previsioni, il margine di intermediazione che è sceso del 2%, a 10,844 miliardi dagli 11,065 precedenti. «In una situazione particolarmente sfavorevole il gruppo evidenzia grandi capacità di resistenza”, ha commentato l’ad Jean-Laurent Bonnafé, che ha parlato di un bilancio “solido come una roccia”.

 

A livello di divisioni operative, una spinta positiva ai conti del gruppo bancario è arrivata dall'area Domestic markets, che include il 100% del Private banking in Francia, Italia, Belgio e Lussemburgo, i cui impieghi sono saliti dell’1,2% e i cui depositi sono aumentati del 3,9%, con un buon livello di crescita in tutte le reti. Hello bank! ha proseguito il suo sviluppo, acquisendo nel trimestre 103.000 nuovi clienti, mentre Arval ha proceduto attivamente all'integrazione delle attività di GE Fleet Services in Europa, rilevate a novembre 2015. In lieve flessione però il margine di intermediazione, che si è attestato a 3,963 miliardi (-0,7%). “Dopo l’attribuzione di un terzo dei risultati del Private banking alla linea di business Wealth management (divisione International Financial Services)”, si legge nella nota della banca, l'area Domestic Markets ha registrato “un aumento del 3,7% del suo utile ante imposte rispetto al primo trimestre 2015, attestandosi a 690 milioni di euro”.

 

Per quanto riguarda Bnl, a fronte di un margine di intermediazione in calo dell'8,9%, a 737 milioni, e di un risultato lordo negativo per 8 milioni (dai +13 milioni del primo trimestre 2015), gli impieghi hanno registrato “un lieve aumento rispetto al primo trimestre 2015 (+0,1%) con una graduale ripresa della domanda, in particolare nel segmento della clientela Individual”, si legge nel comunicato, mentre i depositi sono aumentati “dell'11,7%, con una significativa crescita dei depositi a vista degli Individual”. Buona la performance nella raccolta indiretta, con un incremento, rispetto al 31 marzo 2015, del 10,1% nell'assicurazione vita e del 7,2% nei fondi di investimento. Il Private banking ha consolidato l’andamento positivo, con una raccolta netta di 1,2 miliardi di euro nel trimestre.

 

Tornando a Bnp Paribas, per quanto riguarda la divisione International Financial Services, quest'area (al pari di Domestic markets) ha registrato un margine di intermediazione in contrazione dello 0,7%, a seguito dell'impatto temporaneo della crisi dei mercati azionari sui conti dell'Assicurazione, i cui ricavi di 456 milioni, hanno ceduto il 20,8%, mentre i ricavi del Wealth and asset management, di 723 milioni, hanno evidenziato una buona resistenza in un contesto difficile (+0,3%).

 

La divisione che invece ha sofferto di più è stata il Corporate and institutional banking (CIB), che è arretrata del 18,9%, a 2,686 miliadi, a causa del forte calo dei ricavi di Global markets (-24,4%), e ha riportato utili lordi per 403 milioni, in caduta del 54,5 per cento.

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