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7/20/2016 | Redazione Private
La crescita del wealth management a livello globale sta rallentando: gli asset in gestione aumenteranno del 5% l’anno nei prossimi cinque anni, fino a quota 77 trilioni di dollari nel 2020, in calo dal 7% registrato tra il 2011 e il 2015. È quanto emerge da un report realizzato da Oliver Wyman, società internazionale di consulenza manageriale, in collaborazione con Deutsche Bank Reaserach.
“Le forze che hanno guidato le performance nel wealth management negli ultimi anni sono in evoluzione. Le aziende dovranno intervenire sui costi e sviluppare nuove modalità di relazione con i clienti per mantenere gli attuali ricavi”, ha dichiarato Christian Edelmann, global head della divisione Wealth and Asset Management presso Oliver Wyman (nella foto). Le commissioni, infatti, potrebbero finire sotto pressione a causa di un mix di fattori: standard di trasparenza più elevati, emergere di nuovi competitor e migrazione verso prodotti passivi.
“Per sostenere la profittabilità del business - spiegano gli analisti - l’industria dovrà ridisegnare il modello di servizio dedicato agli high net worth individuals e digitalizzare parte della catena di valore”. L’industria, secondo la società di consulenza, dovrebbe inoltre sviluppare nuove piattaforme che mettano gli investitori nelle condizioni di accedere a opportunità inedite, per esempio investimenti diretti nel real estate. La consulenza in tema di filantropia, analogamente, merita di essere valorizzata nell’ambito delle strutture dedicate ai grandi patrimoni.
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