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La nuova "white list" che attrae gli investimenti in Italia

9/7/2016 | Stefano Massarotto - Facchini Rossi Soci

Per le grandi imprese italiane sarà più facile raccogliere capitali da Paesi come Svizzera, Hong Kong e Isole Cayman


Il Decreto 9 agosto 2016 (in GU 22 agosto 2016) ha aggiornato la white list degli Stati con i quali l’Italia ha un adeguato scambio di informazioni: l’ingresso di nuovi importanti Paesi, tra cui Svizzera, Hong Kong, e Isole Cayman, potrebbe agevolare nuovi investimenti in Italia. Per le grandi imprese italiane, infatti, sarà più facile raccogliere capitali da tali Paesi: i conferimenti di equity beneficieranno dell’agevolazione ACE e i redditi dei titoli di debito emessi da banche e società quotate saranno esenti da imposta.

 

Anche investire in PMI diverrà più conveniente: l’esenzione, infatti, vale anche per i “minibond” quotati in Italia o all’estero. Gli investitori residenti in tali Paesi – si pensi ai fondi di investimento domiciliati alle Cayman Islands – non pagheranno più nemmeno la ritenuta sulle cartolarizzazioni. Ecco il motivo del grande interesse suscitato dalla pubblicazione del provvedimento.

 

La white list avrà impatti significativi anche nell’ambito private. Semplificata, ad esempio, la compilazione del quadro RW: nel caso di titolarità effettiva di una società, infatti, occorrerà indicare solo il valore della partecipazione nella società medesima e non più il valore complessivo delle attività sottostanti.

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