Secondo una indagine Mediobanca, cresce la partecipazione...
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24/03/2017
La crisi colpisce i paperoni, tranne in medio Oriente
di Redazione Advisor Private
Highlights- Secondo Wealth-X, nel 2016 il numero di miliardari nel mondo è calato del 3,1% e la ricchezza del 3,7% a 7.400 miliardi di dollari. In Middle East, invece, i super ricchi sono l'1,8% in più

La crisi ha colpito anche i paperoni. Il numero dei miliardari nel mondo, ovvero le persone con un patrimonio almeno pari a un miliardo di dollari, è sceso, infatti, nel 2016 del 3,1%, attestandosi a quota 2.397, mentre il loro patrimonio complessivo è calato del 3,7%, scivolando a 7.400 miliardi di dollari.
Lo si è appreso all'interno del report di Wealth-X, dal quale è emerso che lo scorso anno ci sono stati 2017 nuovi paperoni, a fronte però di 283 individui che hanno perso lo status di miliardari. Da rilevare che la quasi totalità è rappresentata da uomini: i miliardari di sesso maschile sono, infatti, 2.125, contro le appena 272 donne super ricche.
Secondo Wealth-X, due i fattori che hanno contribuito a questo ribasso: da una parte l'instabilità geopolitica e dall'altro il rafforzamento del dollaro, che ha penalizzato gli investimenti denominati in altre valute. “C'è più incertezza nel contesto economico mondiale e ci sono implicazioni soprattutto per i miliardari che hanno attività ampie e globali", ha commentato Maya Imberg, direttore del dipartimento di ricerca di Wealth-X.
In controtendenza rispetto all'andamento negativo generale solo il Middle East, che ha visto il numero dei miliardari crescere, invece, dell'1,8%, al pari della loro ricchezza che è salita del 3,1% a 464 miliardi di dollari. Qualche sostegno sarà venuto dalla graduale ripresa dei mercati mondiali delle materie prime, in particolare del prezzo del petrolio, e più in generale dalla diversificazione internazionale dei loro investimenti e delle loro partecipazioni di business.
In ogni caso, a livello globale, i tre principali settori in cui miliardari hanno fatto i soldi sono la finanza, i conglomerati industriali e l'immobiliare. Mentre i primi cinque Paesi che ospitano i miliardari sono gli Stati Uniti, la Cina, la Germania, la Russia e il Regno Unito.
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