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Ue, ottime opportunità per gli stock picker

4/6/2017 | Redazione Advisor Private

Le azioni europee quotano a sconto rispetto alle azioni globali, ma rendono circa il 4%, un intero punto percentuale in più


"Sebbene diversi eventi politici critici minaccino la stabilità della regione, l'Ue ha dimostrato più volte la capacità di sopravvivere a periodi irti di insidie. Le prospettive per l'economia europea sono in miglioramento e ciò dovrebbe sostenere la tanto attesa accelerazione della crescita degli utili; nonostante le difficoltà, inoltre, la regione resta la sede di alcune delle società più solide al mondo e un'ottima opportunità per gli stock picker". A parlare è Sarah Catania, responsabile per gli investimenti di Jp Morgan Private Bank in Italia che, malgrado la difficile congiuntura, ritiene che l'economia europea abbia tutte le carte in regola per accelerare e offrire opportunità agli investitori nel 2017.

Dal punto di vista politico, il voto sulla Brexit è stato un campanello d'allarme per i leader europei; ora le prossime elezioni in Germania e in Francia offrono una chance importante: se infatti l'Ue riuscirà a restare unita dopo questi appuntamenti elettorali, gli investitori saranno probabilmente incoraggiati. Sotto il profilo macroeconomico, l'impegno della Bce a mantenere una politica monetaria molto accomodante fino a quando la regione non avrà raggiunto una ripresa in grado di autosostenersi giova all'Unione, dove – dal punto di vista aziendale - per la prima volta da molti anni a questa parte, per la crescita degli utili europei il potenziale di rialzo sembra essere superiore al rischio di ribasso.

“In questo contesto, un certo grado di esposizione alle azioni europee sembra appropriato”, dichiara Catania, che ricorda che la regione rappresenta circa il 20% del Pil mondiale e una percentuale analoga dei mercati azionari globali. “Evitarla completamente può avere dunque significative ripercussioni sulla performance dei portafogli", aggiunge l'esperta, precisando che “l'incertezza è alta, ma questo sembra essere riflesso nella sottoperformance registrata dai listini azionari della regione negli ultimi cinque anni. Per quanto possa sembrare prudente, aspettare di avere completa chiarezza potrebbe rivelarsi una strategia onerosa”.

In un mondo in cui le valutazioni azionarie sono considerate eque e i rendimenti sono contenuti, l'Europa si presenta quindi come un mercato value che genera dividendi interessanti. “Le azioni europee quotano a un rapporto prezzo/valore contabile medio di appena 1,7x, contro il livello di 2x delle azioni globali, e presentano uno sconto doppio rispetto alla media storica del 10%. Al contempo, le azioni europee rendono circa il 4%, un intero punto percentuale in più rispetto alle loro omologhe globali”, conclude Catania. 

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