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Azioni quotate all'AIM, attenti alle imposte di successione

2/26/2020 | Stefano Massarotto – Studio legale tributario Facchini Rossi Michelutti

Con la risposta ad interpello n. 514/2019 l’Agenzia delle entrate ha fornito per la prima volta importanti chiarimenti sulla tassazione ai fini dell’imposta di successione per i titoli quotati in un sistema di negoziazione non rientrante nella definizione di “mercato regolamentato”.


Con la risposta ad interpello n. 514/2019 l’Agenzia delle entrate ha fornito per la prima volta importanti chiarimenti sulla tassazione ai fini dell’imposta di successione per i titoli quotati in un sistema di negoziazione – il mercato AIM Italia – Mercato Alternativo del capitale - non rientrante nella definizione di “mercato regolamentato”.

 

Come è noto, mentre per i “titoli quotati in Borsa o negoziati al mercato ristretto” la base imponibile ai fini dell’imposta di successione è rappresentata dalla media dei prezzi fatti nell’ultimo trimestre, per i titoli non quotati si assume il patrimonio netto (contabile) che emerge dall’ultimo bilancio pubblicato.

 

Ora, poiché la ratio della norma è quella di semplificare il processo valutativo dei titoli per gli eredi (tenuti alla presentazione della dichiarazione di successione), in tutti i casi in cui sono rinvenibili criteri dotati di semplicità e oggettività di misurazione, l’Agenzia precisa che è irrilevante il fatto che i titoli siano negoziati su un mercato regolamentato (o meno), dando rilievo invece alla circostanza che i titoli siano quotati. L’Agenzia conclude quindi che anche i titoli negoziati sull’AIM debbano essere valutati sulla base del valore di mercato (e non il patrimonio netto).

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