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Initial Coin Offering: la cessione di token può scontare l’IVA

4/22/2020 | Stefano Massarotto – Facchini Rossi Michelutti Studio Legale Tributario

L’Amministrazione finanziaria, sulla base delle clausole contrattuali dell’ICO, ha ritenuto che i token non si qualificassero quali security token, poiché non comportavano alcun diritto di partecipazione. Ecco perché...


Il trattamento ai fini IVA della cessione di token dipende dalle caratteristiche e dalla funzione degli stessi e può essere imponibile con IVA ordinaria.

 

Questo è l’importante chiarimento reso dall’Agenzia delle entrate con la Risposta ad interpello n. 110 del 20 aprile 2020, con cui è intervenuta in merito al trattamento IVA da riservare ai proventi conseguiti dall’istante in esito alla cessione di token ad un consorzio. Il consorzio era acquirente in nome proprio ma per conto dei miners consorziati che, a seguito dell’acquisto, potevano accedere ai servizi della blockchain, utilizzare il software e il logo dell’istante e svolgere l’attività di nodo validatore.

 

L’Amministrazione finanziaria, sulla base delle clausole contrattuali dell’ICO, ha ritenuto che i token non si qualificassero quali security token, poiché non comportavano alcun diritto di partecipazione. Inoltre, visto che la loro funzione era diversa da quella di una moneta virtuale, l’operazione non poteva equipararsi alla cessione di denaro secondo i princìpi della nota Corte di Giustizia Hedqvist del 2015. Nei fatti l’Agenzia ha ritenuto che l’acquisto degli utility token rappresentasse sostanzialmente il pagamento di una ordinaria fee per poter svolgere una attività (quella di miners). Da qui l’assoggettamento a IVA ordinaria.

 

Come si vede, il mondo delle ICO è estremamente complesso e si muovono operatori professionali che svolgono diverse attività che devono essere attentamente valutate perché potrebbero integrare l’esercizio di una attività imprenditoriale rilevante ai fini IVA.

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