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Cherry Bank, il 2022 si chiude con 600 milioni di erogato: +5%

1/9/2023 | Redazione Private

La banca, nel primo anno di vita, mette a disposizione una squadra di oltre 100 professionisti per fornire soluzioni rapide e personalizzate dedicate alle imprese


Fornire soluzioni tailor made per seguire ogni tipo di impresa in tutto il suo ciclo di vita. Questo l’obiettivo del mondo dedicato alle imprese di Cherry Bank, che chiude il 2022 con circa 600 milioni di erogato e segnando una crescita del 5% rispetto al 2021.

La Banca, che già opera nel mercato del risparmio gestito e del credito distressed e ha recentemente avviato il settore del Wealth Management, nel suo primo anno di vita, si è posizionata come un nuovo partner per le imprese, capace di coglierne i bisogni con un approccio che unisce l’anima territoriale più tradizionale, conferita dall'esperienza di Banco delle Tre Venezie, a quella che offre soluzioni finanziarie innovative. Nel 2022, Cherry Bank si è occupata di oltre 2500 imprese ed è composta da tre business unit strettamente correlate tra loro (servizi bancari tradizionali, crediti fiscali, special situations), nelle quali operano circa un centinaio di risorse. L’unità dedicata alle PMI soddisfa le diverse esigenze delle aziende, dalla nascita al piano degli investimenti, fino alla consulenza specifica per i momenti di difficoltà, per garantire soluzioni personalizzate e veloci.

La Banca è attiva con servizi dedicati a finanziamenti (per i quali ha recentemente sottoscritto un accordo con Fidi Impresa Turismo finalizzato ad agevolare gli investimenti delle aziende venete del settore per progetti di efficientamento energetico), finanza straordinaria, Special Situations (interventi personalizzati a favore di imprese con situazioni finanziarie che richiedono un supporto immediato a favore di business model sostenibili) con all’attivo 3 operazioni finalizzate e 8 in pipeline, e internazionalizzazione (ambito in cui Cherry Bank ha condiviso con Finest, Sace e Simest, un progetto per lo sviluppo sui mercati esteri delle imprese del Nordest italiano).

A questi si aggiungono prodotti parabancari come l’attività di factoring e di leasing, il noleggio operativo e il noleggio auto e lo sviluppo del ramo assicurativo che prevede forme di consulenza per soluzioni personalizzate. Ad occuparsene una squadra rinnovata e rinforzata (sono state 7 le nuove assunzioni solo nell’ultimo periodo) composta da professionisti di grande esperienza nel settore bancario e profonda conoscenza del territorio su cui operano le filiali.

"I nostri clienti sono prevalentemente PMI localizzate nel Nordest, con fatturato compreso tra i 2 e i 30 milioni di euro» spiega Giovanni Bossi, CEO di Cherry Bank "Lavoriamo perseguendo tre obiettivi di intervento: aumento dei ricavi, ottimizzazione dei costi, protezione dai rischi potenziali. Per garantire tali risultati, operiamo con un approccio tailor made, basato su consulenza personalizzata e dialogo con l’impresa: puntiamo a instaurare una relazione autentica con il cliente, capace di portare valore e generare nuove opportunità".

L’area dedicata imprese di Cherry Bank consta anche di un team dedicato al settore Ecobonus, che fornisce un supporto alle imprese del settore edilizio o energetico impegnate nella realizzazione degli interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico per la gestione dei crediti fiscali. A gestire le pratiche, giovani formati nel settore della consulenza e per il 75% donne. Ad oggi, la divisione Ecobonus conta oltre 15mila contratti sottoscritti e un valore nominale contrattualizzato di quasi 3 miliardi di euro.  

"Ci definiamo un’impresa, ancor prima che una banca" prosegue Bossi. "Nelle nostre attività di consulenza adottiamo un approccio orientato al risultato. D’altra parte, crediamo nella potenzialità delle aziende italiane e nell’opportunità di ascoltarle, comprenderne le esigenze per trarre soluzioni finanziarie utili a valorizzarne gli investimenti a favore dello sviluppo. Siamo consapevoli che le imprese siano determinanti nel contribuire alla ricchezza del sistema Paese: la nostra responsabilità, come banca, è metterle nelle condizioni di operare e competere efficacemente sui mercati".

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