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Nell’attuale contesto di mercato caratterizzato da tassi estremamente bassi in molti hanno compreso che per ottenere rendimenti più interessanti è necessario prendersi qualche rischio aggiuntivo. Da un lato, la crisi finanziaria ha dimostrato ancora una volta che le strategie di investimento che non valutano correttamente il rischio possono portare a considerevoli perdite; dall’altro, la strategia di evitare qualsiasi rischio potrebbe diventare, per assurdo un rischio per gli asset dei clienti. Bassi rendimenti, inflazione e tassazione potrebbero portare in futuro a una crescita reale largamente negativa. Anche se questo dilemma è conosciuto e spesso compreso, sono molti i risparmiatori ancora alla ricerca di una soluzione ottimale. Uno degli approcci più semplici ed efficaci è la diversificazione di portafoglio, cioè la ripartizione degli investimenti tra diverse asset class, al fine di ottenere driver differenti di rischio e rendimento. Ma come è possibile individuare oggi le opportunità di performance? Come definiamo i rischi di investimento? Come possono essere misurati e controllati? E, infine, quali rischi sono accettabili al fine di ottenere un rendimento interessante? Per rispondere a queste, e ad altre domande, nasce la rubrica NORDIC IDEAS, realizzata degli esperti di Nordea Asset Management, la società scandinava che oggi può contare su circa 600 dipendenti nel settore della gestione di patrimoni, un terzo dei quali esperti professionisti degli investimenti.
Nordea Asset Management è parte del Gruppo Nordea, il principale istituto bancario dei paesi del nord, le cui origini risalgono al 1848; con oltre 10 milioni di clienti, Nordea è tra le più solide banche al mondo (rating S&P AA-) e si posiziona tra le prime dieci banche in Europa in termini di capitalizzazione.