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13/07/2016
Covered bond, come utilizzarli nell’attuale contesto di mercato
di a cura di Nordea
Highlights- Hanno una bassa probabilità di insolvenza, un rating a volte superiore a quello del corrispettivo bond governativo e una remunerazione più elevata

I covered bond sono una categoria di obbligazioni poco conosciuta e quindi poco utilizzata nei portafogli dei risparmiatori italiani. Si tratta di una novità per il nostro paese nel panorama degli investimenti, disciplinata per la prima volta nel 2005. Le recenti normative sulla regolamentazione bancaria introdotte dal Capital Requirement Regulation (che definisce le norme dei requisiti patrimoniali) e dalla Direttiva Bank Recovery and Resolution (che introduce regole specifiche per gestire le crisi bancarie con il cosiddetto bail-in o salvataggio-interno) hanno reso questi strumenti ancor più appetibili in termini di rischio/rendimento rispetto ai bond governativi di qualità (come ad esempio il bund tedesco).
Cosa sono i covered bond? I covered bond sono titoli di debito secured (quindi garantiti) emessi da banche (o istituti di credito) e caratterizzate da un profilo di rischio (di capitale) molto basso e da un’elevata liquidità. A differenza delle normali cartolarizzazioni, i covered bond garantiscono la restituzione del capitale e il pagamento degli interessi grazie ad un doppio vincolo di garanzia:
- Il portafoglio di crediti ipotecari (cover pool)
- la quota dell’attivo patrimoniale della banca emittente
A ciò si aggiungono stringenti limiti imposti dal legislatore sia sul cover pool, che deve essere di primaria qualità, sia sui requisiti dell’emittente, che ammette solo le banche più virtuose. Sebbene da un punto di vista legislativo la costruzione dei i covered bond segua una regolamentazione differente in ciascun paese, questa categoria di titoli condivide una caratteristica specifica: la bassa probabilità di insolvenza. A questi bond generalmente viene assegnato un merito di credito molto elevato, a volte anche superiore rispetto al rating del bond governativo di quel paese. Ad esempio, al momento Standard & Poor's assegna un rating AA per i titoli governativi emessi dalla Francia, ma assegna un rating AAA per i covered bond emessi da molte banche francesi. Se a ciò si aggiunge che al miglior livello di qualità creditizia corrisponde anche una remunerazione più elevata (yield), appare evidente che i covered bond godono di una posizione privilegiata per gli investitori.
Come utilizzarli in portafoglio? In questa fase di mercato, caratterizzata da rendimenti dei bond governativi molto bassi e persino in territorio negativo (ad esempio i Bund con scadenze anche fino a 15 anni), è molto difficile trovare asset in grado di proteggere il portafoglio da fasi di ribasso dei mercati azionari. In passato la de-correlazione tra l’andamento del Bund e quello dei mercati azionari, permetteva agli investitori di costruire un portafoglio diversificato in grado di performare bene in fasi sia di rialzo sia di ribasso dei mercati. Oggi ciò non è più possibile. I rendimenti sono troppo schiacciati per poter generare protezione dai ribassi. In questo contesto i covered bond offrono un’alternativa interessante alle obbligazioni di qualità.
L’idea Nordea Gli specialisti di Nordea gestiscono dal 2012 un fondo che investe in covered bond europei: il Nordea 1 – European Covered Bond Fund. Sfruttando le competenze del team di gestione e la conoscenza del contesto legislativo nei diversi paesi europei, il fondo ha la flessibilità di ricercare interessanti opportunità anche al di fuori della zona euro. Ciò lo contraddistingue rispetto ai fondi concorrenti. Per evitare la volatilità dell’effetto cambio, il prodotto è interamente coperto in euro. A fine giugno il fondo Nordea ha attirato oltre 800 milioni di euro di masse in gestione anche grazie alla sua capacità di creare alfa in diversi contesti di mercato. Alla stessa data il Nordea 1 – European Covered Bond Fund ha generato un rendimento da inizio anno pari al +4,28% per la classe retail (BP-EUR) contro il +2,82% dell’indice Iboxx EUR Covered Bond. Il fondo è gestito in modo attivo pur mantenendo un bassissimo profilo di rischio. Il portafoglio ha un merito di credito medio di AA- e a fine maggio mostrava un rendmento a scadenza di 0,8%.
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