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Hedge fund sostenuti dalla ripresa a "U" del dopo-Brexit

8/24/2016 | Philippe Ferreira*

Il rally dei mercati globali ha sostenuto quasi tutte le strategie direzionali, e i gestori di fondi Special Situations e L/S Equity con orientamento long ne hanno beneficiato in misura particolare.


Nel mese di luglio, i timori del mercato per il vigore dell'economia statunitense e l'impatto della Brexit si sono attenuati, favorendo una netta ripresa degli asset rischiosi. Anche la stagione degli utili negli Stati Uniti si è rivelata migliore di quanto temuto. Gli asset rischiosi hanno recuperato terreno in tutte le regioni, facendo segnare guadagni consistenti nei mercati azionari globali. Gli spread del credito si sono contratti in misura considerevole su entrambe le sponde dell'Atlantico, in particolare nel segmento high yield. A fine mese, però, c'è stata una brusca inversione di tendenza sul mercato, sulla scia delle riunioni della Fed e della Banca del Giappone (BoJ). Il dollaro USA si è nettamente deprezzato in risposta al mantenimento dello status quo da parte della Fed e alla pubblicazione di dati economici in chiaroscuro negli Stati Uniti (PIL del secondo trimestre più debole del previsto), mentre lo yen è risalito con decisione quando la BoJ ha deluso le aspettative del mercato. I prezzi dell'oro sono rimbalzati per effetto della flessione del biglietto verde, mentre l'aumento dell'offerta da parte dell'OPEC ha accelerato il ribasso del petrolio. Il greggio WTI ha chiuso il mese vicino ai 40 dollari.

 

Il contesto di mercato favorevole ha sostenuto le strategie di hedge fund direzionali, come i fondi L/S Equity con orientamento long (+3,4%) e Special Situations (+3%). Tuttavia, la performance degli hedge fund globali a luglio è stata influenzata dalle perdite sostenute a fine mese dai gestori Global Macro, a causa del deprezzamento del dollaro statunitense.

 

Il rally degli asset rischiosi ha offerto sostegno ai fondi L/S Equity, in particolare quelli con orientamento long (+3,4%). Dal punto di vista regionale, i fondi statunitensi sono riusciti a trarre maggiori benefici dal rialzo del mercato grazie al beta più elevato. I gestori europei hanno ottenuto risultati inferiori, avendo ridotto l'esposizione in misura consistente dopo la Brexit. Infine, i gestori asiatici sono rimasti ai margini. Il loro posizionamento difensivo non ha consentito una piena partecipazione al rally osservato nel periodo, soprattutto in Giappone. Nel complesso, tutti i settori hanno prodotto risultati positivi, con i titoli ciclici in particolare evidenza. I gestori orientati al valore hanno beneficiato del rimbalzo dei titoli value. A fine mese, quasi tutti i portafogli mostravano una preferenza più accentuata per i titoli ciclici.

 

Le strategie Event Driven sono riuscite a partecipare al rimbalzo del mercato, in particolare con i fondi Special Situations. Hanno recuperato totalmente le perdite subite a giugno, grazie al buon andamento delle posizioni in titoli come Allergan, Akorn, Baxter e Microsoft. I settori dei consumi non ciclici, dei materiali di base e delle comunicazioni hanno parimenti contribuito positivamente. Il risultato favorevole della strategia Merger Arbitrage (+0,8%) è riconducibile alla contrazione degli spread su diverse operazioni (LinkedIn/Microsoft, EMC/Dell, Starwoods Hotel/Marriot) e al completamento di altre operazioni. Tuttavia, la posizione long in SABMiller ha generato una perdita a causa degli alti e bassi registrati verso fine mese dalla proposta di fusione tra Ab Inbev e SABMiller.

 

I fondi CTA a lungo termine hanno messo a segno guadagni consistenti negli ultimi giorni di luglio, in concomitanza con le riunioni di politica monetaria tenute dalla Fed e dalla BoJ. La strategia ha guadagnato il 2,4% nell'arco dell'intero mese di luglio. Il contributo migliore è derivato dall'esposizione alle materie prime, grazie al calo dei prezzi agricoli e petroliferi. Anche le posizioni long sui metalli preziosi, in particolare l'oro, si sono rivelate premianti. Il deprezzamento del dollaro USA è stato redditizio, soprattutto rispetto allo yen, anche se questi guadagni sono stati in parte erosi dalle vendite scattate sui titoli obbligazionari giapponesi. I modelli erano posizionati correttamente per beneficiare dei movimenti al rialzo sui mercati azionari mondiali, con l'eccezione dei titoli nipponici. Sul fronte negativo, i sistemi hanno subito delle perdite sui portafogli a reddito fisso.

 

I gestori Global Macro hanno risentito in misura significativa del deprezzamento del dollaro USA a fine mese. Il fattore maggiormente penalizzante è stato l'ampio posizionamento long sull'USD (contro EUR, GBP e JPY). Tuttavia, le perdite subite negli ultimi giorni di luglio offuscano la solida performance generata prima della riunione del FOMC. Le differenze di rendimento fra i fondi sono rimaste, dato che i gestori hanno adottato visioni diverse all'indomani del referendum britannico. Quelli posizionati in prevalenza su temi relative value nell'ambito del reddito fisso hanno sovraperformato i gestori con un approccio più direzionale. Inoltre, i fondi maggiormente orientati all'azionario hanno beneficiato della ripresa dei mercati in Europa e in Giappone. Quasi tutti i gestori sono apparsi in difficoltà con le posizioni short sull'azionario statunitense, dato che il mercato USA ha raggiunto nuovi massimi. Il portafoglio dedicato alle materie prime ha fatto segnare risultati contrastanti. Le operazioni effettuate dai gestori si sono rivelate premianti sui titoli agricoli e sull'oro, mentre l'esposizione lunga all'energia, per quanto di modesta entità, li ha penalizzati.

 

I fondi di credito hanno messo a segno ottimi risultati. I gestori asiatici hanno guidato il gruppo, beneficiando dalle posizioni detenute su finanziari e beni di consumo ciclici. In chiaroscuro, invece, i rendimenti dei gestori europei, anche se tutti i settori hanno offerto contributi positivi alla performance.

 

"Il rimbalzo del mercato nel dopo Brexit a luglio ha sostenuto le strategie di hedge fund direzionali, come i fondi L/S Equity ed Event Driven. Le prospettive a breve termine restano comunque incerte, a causa dell'attività economica debole e delle valutazioni elevate delle asset class tradizionali. Di conseguenza, manteniamo la preferenza per le strategie di hedge fund  Relative Value."

 

*Senior cross-asset strategist, Lyxor Asset Management

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