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Coronavirus, ecco la ricetta per aiutare le imprese

4/2/2020 | Redazione Advisor

Le proposte di Bain & Company affinché l’industria italiana possa superare l'emergenza


La pandemia attualmente in corso costituisce innanzitutto una crisi umanitaria, ma avrà un impatto significativo anche sull’economia italiana. Elaborare stime accurate sulla portata dell’impatto è un compito complesso, a causa dell’elevata dipendenza dell’impatto sia dalla durata della crisi, che attualmente non è chiara, sia dalle misure che saranno adottate a livello nazionale per mitigarlo, che vengono aggiornate di frequente.

“Tuttavia - spiega Pierlugi Serlenga, partner di Bain & Company è comunque possibile individuare i due macro-trend che, in Italia, stanno dando una direzione all’incidenza della pandemia sul settore manifatturiero e dei servizi avanzati (AM&S): la contrazione dei volumi di mercato totali (effetto domanda) e la perdita della quota di mercato dei player italiani (effetto offerta)”.

La contrazione dei volumi di mercato totali è associata alla probabile riduzione dei consumi nei Paesi più colpiti. Tale calo è distribuito in modo eterogeneo tra i vari settori AM&S, con differenze rilevanti tra B2C e B2B. I settori Business-To-Consumer subiranno il maggior calo di domanda nel breve termine in quanto più elastici alle fluttuazioni macroeconomiche di breve termine e alle implicazioni psicologiche della diffusione del virus sui consumatori, in termini di senso di incertezza. Le prospettive di una possibile recessione e il rischio della Cassa Integrazione per i dipendenti nei settori maggiormente colpiti impattano negativamente la propensione delle famiglie all’acquisto di beni di consumo durevoli.

Parallelamente, il traffico aereo nazionale e internazionale ha subìto un significativo rallentamento, con impatti negativi su tutta la filiera. I settori Business-To-Business, come la produzione di macchinari e di attrezzature, subiranno invece un impatto relativamente minore sulla domanda a breve termine in quanto i cicli di investimento e le decisioni di acquisto rappresentano variabili meno elastiche. Uno dei potenziali effetti a breve termine è legato ai ritardi e alle cancellazioni degli ordini di acquisto da parte dei player dei settori che subiscono le maggiori perdite. Il settore aerospaziale e della difesa, ad esempio, potrebbe subire una diminuzione degli ordini di acquisto di velivoli commerciali, nonché ritardi e cancellazioni di ordini precedenti.  

“Prevediamo inoltre una contrazione dal lato dell’offerta di prodotti e servizi dei player italiani del comparto AM&S, con conseguente riduzione della loro quota di mercato dovuta principalmente all’interruzione dei processi e alla riduzione della capacità produttiva e della capacità commerciale”, aggiunge Roberta Berlinghieri partner di Bain & Company “Ci aspettiamo di assistere a più forti impatti sul settore manifatturiero, mentre prevediamo un effetto minore sull’offerta di servizi di trasporto e logistica”.

Sebbene sia difficile prevedere con precisione la portata dell’impatto, a livello sanitario ed economico, del Coronavirus in Italia e nel mondo, l’esperienza maturata da Bain & Company in quasi 50 anni di consulenza strategica globale suggerisce che c’è un elemento comune per le aziende: un approccio “wait-and-see” si rivela spesso la scelta peggiore in tempi incerti.

Per rispondere all’emergenza le aziende dovranno adottare innanzitutto alcune best practices di breve termine che comprendono la tutela di clienti dipendenti e stakeholder dell’azienda, la creazione di un team di gestione della crisi, iniziative per rafforzare la supply chain, la gestione dei flussi di cassa e l’ottimizzazione delle capacità produttive e commerciali. Inoltre, le aziende dovranno, al contempo, lavorare per posizionarsi al meglio per la fase di ripresa.

Tra le azioni necessarie, Bain & Company suggerisce innanzitutto di investire strategicamente sulla Digital Transformation e l’Industria 4.0, che consente alle aziende di aumentare l’efficienza e la resilienza ad eventi inaspettati, come l’attuale pandemia COVID-19. 

I quattro processi che possono trarre il maggiore vantaggio dalle iniziative digitali e di Industria 4.0 includono:
- Supply chain: stabilire control towers digitali per garantire la visibilità end-to-end sulla rete dei fornitori e la piena tracciabilità di prodotti e materiali;
- Produzione: automatizzare le linee di produzione (RPA) per aumentare l’efficienza operativa e ridurre contemporaneamente la dipendenza dal lavoro umano e l’impatto di eventuali carenze di manodopera;
- Commerciale: sviluppare sistemi di e-commerce e marketing digitale per raggiungere in modo efficiente e completo le reti di clienti (B2B e B2C);
- Assistenza clienti: lavorare a soluzioni di assistenza predittiva e di supporto remoto basate sulla realtà aumentata per aumentare l’efficienza del servizio e la soddisfazione del cliente.

Infine, è importante che le aziende, nel medio/lungo termine, siano pronte a sfruttare le opportunità di consolidamento verticale e orizzontale generate dalla crisi. A tal fine, è necessario aggiornare in modo proattivo i piani di M&A, incluso l’elenco delle società per valutare l’acquisizione in base alla necessità (ad esempio fornitori chiave in situazioni di crisi) o in base all’attrattività del business (ad esempio opportunità di consolidamento della quota di mercato a prezzi scontati).

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