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08/06/2020
Azimut lancia un nuovo fondo di venture capital
di Redazione AdvisorPrivate
Highlights- Il Digitech Fund, costituito in partnership con Gellify Group, è dedicato all’investimento in startup software business-to-business

Azimut, la principale società indipendente di gestione del risparmio in Italia, rafforza la sua presenza nel venture capital e amplia l’offerta dedicata agli investimenti alternativi lanciando il fondo Azimut Digitech Fund dedicato all’investimento in startup software business-to-business (B2B). Il nuovo prodotto di investimento è realizzato in partnership con Gellify Group, piattaforma di innovazione che connette le startup B2B ad alto contenuto tecnologico con le aziende tradizionali per innovare i loro processi, prodotti e modelli di business, e con cui Azimut collabora per approfondire le dinamiche di un settore in forte crescita come quello del venture capital focalizzato sulle soluzioni tecnologiche per le imprese.
Azimut Digitech Fund è un fondo alternativo di tipo chiuso che investe in una asset class non ancora presidiata, quella delle startup software B2B, contribuendo al supporto e alla crescita tecnologica dell’ecosistema aziendale italiano. Il fondo è riservato a investitori professionali e HNWI, individui con un elevato patrimonio, ha una durata di 7 anni e un obiettivo di raccolta di 50 milioni di euro. Il fondo è istituito e gestito da Azimut Libera Impresa SGR e, per l’attività di supporto nello scouting, nel monitoraggio e nelle fasi di negoziazione degli investimenti, si avvale della consulenza esclusiva dei fondatori di Gellify Group, Fabio Nalucci, Michele Giordani, Gianluigi Martina e della loro ampia conoscenza del settore di riferimento con un passato di exit di successo nell’ambito del software B2B.
Azimut Digitech Fund investe in strumenti finanziari emessi principalmente da startup e PMI innovative italiane che sviluppano Software-as-a-Service (SaaS) spesso a canoni ricorrenti, attive prevalentemente in quattro diversi verticali tecnologici che rappresentano l’attuale frontiera tecnologica dell’innovazione e i maggiori trend di investimento futuri:
• Intelligenza Artificiale (Machine Learning, Deep Learning, Cognitive)
• Internet of Things e Industria 4.0 (4th Industrial Revolution, Industrial IoT, Digital Factory, Smart Manufacturing)
• Cybersecurity
• Blockchain (firma elettronica avanzata, Smart Contracts, Distributed Ledger).
Il capitale sarà investito equilibrando il rischio e la remunerazione ed il portafoglio verrà ripartito tra startup in diverse fasi di crescita: dalle prime fasi, al market ready e alle scale-up. Il venture capital B2B è un segmento molto resiliente grazie al fatto che la valutazione delle startup è basata sul reale valore della tecnologia e sull'effettiva efficacia del prodotto, che si riflette sulla redditività della startup e che si basa su contratti a lungo termine con entrate ricorrenti. Il fondo Azimut Digitech Fund va ad arricchire la gamma di offerta del Gruppo in strumenti alternativi specializzati nei diversi segmenti dei private markets che oggi conta 12 fondi e masse in gestione per oltre 1,2 miliardi di euro.
Pietro Giuliani, presidente di Azimut Holding, commenta: “Ancora una volta siamo precursori negli investimenti in economia reale e grazie alla collaborazione con GELLIFY Group presentiamo un prodotto assolutamente innovativo ed unico sul mercato, che rappresenta per i nostri clienti un’ulteriore opportunità di diversificazione e di rendimento del proprio portafoglio nel medio-lungo periodo con impatti diretti e tangibili sulle startup e sulle aziende in cui andrà ad investire. In linea con l’obiettivo di contribuire ad alimentare quel circolo virtuoso tra risparmio privato e imprese oggi più che mai indispensabile per il rilancio dell’economia del Paese”.
“Siamo molto orgogliosi di poter supportare un partner come Azimut nella gestione e nell’advisory di Azimut Digitech Fund. - dichiara Fabio Nalucci, ceo e founder di Gellify Group - Il lancio di questo fondo avviene in un momento storico in cui le caratteristiche delle piattaforme SaaS, ovvero modelli di business a canoni ricorrenti e marginalità elevata data la loro tipica struttura di costo, le rendono target di investimento con interessanti potenzialità nel panorama attuale e futuro”.
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