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P&G, la SGR con uno dei maggiori track record negli ABS

7/7/2021 | Redazione Private

I managing director Fabiana Gambarota e Luca Peviani spiegano che la società annovera “fondi e gestioni patrimoniali in ABS, quattro prodotti immobiliari, quattro di credito e uno di Private Equity”


“P&G vanta un’ampia offerta che annovera fondi e gestioni patrimoniali in ABS, quattro fondi immobiliari, quattro fondi di credito e un fondo di Private Equity”. Fabiana Gambarota e Luca Peviani, managing director di P&G Alternative Investments SGR, sottolineano inoltre che “grazie ad un team di 20 professionisti siamo la SGR con uno dei maggiori track record nel settore e ci occupiamo di investimenti alternativi gestendo oltre 500 milioni di masse”.

Come nasce P&G SGR? In che aree si svolge la sua attività di investimento?
“Nel 2004 in seguito alla nostra lunga esperienza nel settore investment banking e in ambito Structured Credit e investimenti alternativi decidiamo di fondare una nostra società di gestione del risparmio indipendente che chiamiamo P&G. Grazie ad un team di 20 professionisti oggi siamo la SGR con uno dei maggiori track record nel settore e ci occupiamo di investimenti alternativi gestendo oltre 500 milioni di masse e offrendo soluzioni di investimento il cui ritorno è decorellato dall’andamento dei mercati finanziari. P&G vanta un’ampia offerta che annovera fondi e gestioni patrimoniali in ABS, quattro fondi immobiliari (P&G RE Le Corbusier, Fondo Italia Real Estate Investments Comparto Italia, Fondo Italia Real Estate Investments Comparto Toscano, Real Green Fund), quattro fondi di credito (Npl, Utp, Eco bonus e Trade receivables) e un fondo di Private Equity (Artemisia Energy Fund)”.

Quali sono le caratteristiche del mercato degli ABS?
“Gli ABS sono strumenti finanziari emessi a fronte di operazioni di cartolarizzazione garantite dagli attivi sottostanti. Il mercato europeo dei titoli asset-backed è ampio e diversificato e vanta un valore di 1.100 miliardi di euro (dati AFME al 2020,), compara-bile a livello di dimensioni con il mercato europeo dei titoli di credito corporate subinvestment grade. Ponendo la lente di ingrandimento sull’Italia, il mercato ABS si caratterizza per la presenza di diverse tipologie di collaterale, in particolare gli RMBS, ovvero i titoli ‘se-curitised’ da mutui ipotecari, hanno sempre costituito la fetta dominante data la presenza in Italia di numerose banche ‘originators’. Questi prodotti hanno registrato performance stabili nel tempo grazie all’elevata granularità del pool e solidità nella strutturazione”. 

Quali sono i vantaggi di investire in questo segmento nell’attuale contesto in cui i tassi e i rendimenti offerti dal mercato obbligazionario sono estremamente bassi?
”Tra i vantaggi di questi asset ci sono una visione trasparente della qualità del collaterale a garanzia delle note emesse, la prospettiva di ottenere maggiori premi di rendimento e minori correlazioni con i comuni indici di mercato rispetto altri asset presenti nel mondo del credito. Anche se a volte meno liquidi rispetto altri prodotti finanziari, gli ABS sono meno volatili delle azioni e presentano un rendimento maggiore rispetto alle obbligazioni tradizionali di rating equivalente. Inoltre, diversamente dalle obbligazioni tradizionali con cedole fisse, la maggior parte degli ABS europei è rappre¬sentata da titoli a tasso variabile che li rende meno esposti alle variazioni dei tassi di interesse. Rispetto ai comuni bond, gli ABS presentano una stretta correlazione tra pagamento cedole/rimborso delle obbligazioni a scadenza con le somme incassate dai crediti/beni ceduti. Un ABS ingloba un elevato numero di crediti (spesso diversificati per geografia/settore/prodotto) e la possibilità di fallimento di tutti i debitori contemporaneamente è decisamente remota, cosa che attenua il rischio globale. Con la sottoscrizione di un ABS, l’investitore riesce ad avere un’ottima diversificazione del proprio investimento, in generale maggiore rispetto a quella di un’obbligazione emessa da un unico soggetto, dato che detiene un titolo che ha come collaterale un portafoglio molto ampio di crediti. Attraverso il meccanismo del tranching è possibile creare titoli con diversi gradi di rischio/rating e rendimento, aumentando l’offerta a disposizione per l’investitore”.

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